Siamo tornati al cinema dopo le vacanze, e con noi anche i distributori sono tornati all’attacco con una serie di titoli (alcuni interessanti altri meno) che affolleranno da oggi le nostre sale. Ecco le uscite al cinema dell’11 settembre 2014:
Frances Ha: Frances vive a New York, ma non ha un vero e proprio appartamento. E’ un’aspirante ballerina, ma non fa veramente parte della compagnia con cui danza. La sua migliore amica Sophie è per lei un’altra se stessa con capelli differenti. Ma quando Sophie conosce Patch e si trasferisce da lui, Frances deve imparare a badare a se stessa. Frances si butta a capofitto nei suoi sogni, anche se le loro possibilità di realizzarsi diminuiscono. Frances vuole molto di più di quello che ha, ma vive la sua vita con un’incalcolabile gioia e leggerezza.
Barbecue: Barbecue! Basta la parola ad evocare un tavolo davanti ad una bottiglia di buon vino, le vacanze e l’atmosfera di momenti speciali. Il protagonista interpretato da Lambert Wilson, ha appena compiuto 50 anni e ha deciso che è arrivata l’ora di cambiare la propria vita! Stop alle diete ipocaloriche, alle regole e alla cautela. E’ arrivato il momento di godersi la vita con gli amici di sempre.
Everyday Rebellion: Cos’è che ha in comune il movimento Occupy Wall Street con gli Indignados spagnoli o con la Primavera Araba? C’è una connessione tra il movimento democratico iraniano e le lotte siriane? E qual è il collegamento tra le attiviste ucraine in topless di Femen e le proteste contro il governo in Egitto? Le ragioni dietro ai vari sollevamenti in questi paesi posso essere diverse, ma le tattiche creative di non-violenza che essi usano sono strettamente connesse. Everyday rebellion è un documentario e un progetto cross-mediale che celebra il potere e la ricchezza delle forme creative di protesta non-violenta e di disobbedienza civile.
La zuppa del demonio: “La zuppa del demonio è il termine usato da Dino Buzzati nel commento a un documentario industriale del 1964, Il pianeta acciaio, per descrivere le lavorazioni nell’altoforno. Cinquant’anni dopo, quella definizione è una formidabile immagine per descrivere l’ambigua natura dell’utopia del progresso che ha accompagnato tutto il secolo scorso. E’ questo il tema del film: l’idea positiva che per gran parte del Novecento (almeno fino alla crisi petrolifera del 1973-74) ha accompagnato lo sviluppo industriale e tecnologico. Perché è facile oggi inorridire davanti alle immagini (proprio de Il pianeta acciaio) che mostrano le ruspe fare piazza pulita degli olivi centenari per costruire il tubificio di Taranto che oggi porta il brand dell’ILVA: eppure per lungo tempo l’idea che la tecnica, il progresso, l’industrializzazione avrebbero reso il mondo migliore ha accompagnato soprattutto la mia generazione, quella nata durante il miracolo economico italiano.”
Le due vie del destino: 1942. Decine di migliaia di giovani e coraggiosi soldati sono fatti prigionieri di guerra dalle truppe giapponesi che hanno invaso Singapore. Tra i soldati catturati c’è Eric Lomax, ventunenne addetto ai segnali e appassionato di ferrovie. Spedito a lavorare alla costruzione della celebre Ferrovia della morte, in Tailandia, Eric è testimone di inimmaginabili sofferenze. Sopravvissuto per miracolo alla guerra, perseguitato dall’immagine di un giovane ufficiale giapponese, si isola dal mondo. Ma un giorno, diversi anni dopo, incontra una donna affascinante – ovviamente su un treno. Si sposano, ma la notte delle nozze gli incubi di Eric riemergono. La moglie, Patti, cerca in ogni modo di scoprire che cosa tormenta l’uomo che ama.
Necropolis la città dei morti: Sotto le strade di Parigi si trovano chilometri di tortuose catacombe, eterna dimora di innumerevoli anime. Quando una squadra di esploratori si avventura in quel labirinto di ossa inesplorato, scoprono il segreto di cosa, questa città dei morti, aveva lo scopo di celare. Necropolis – La città dei Morti è un viaggio nella follia e nel terrore, che raggiunge la profondità della psiche umana per portare alla luce i demoni di ciascuno che tornano per perseguitare tutti noi.
Senza nessuna pietà: Mimmo vorrebbe fare solo il muratore, perché gli piace più costruire palazzi che rompere ossa. Invece recuperare crediti, con le cattive, è parte integrante del suo mestiere, almeno secondo il signor Santili, suo zio nonché datore di lavoro. Mimmo vive in un mondo feroce dove si rispettano regole e ruoli, se si vuol tirare a campare senza problemi: giusto o sbagliato che sia, è l’unico mondo che conosce. Tutto cambia quando nella sua vita irrompe Tania, una ragazza bellissima che il Roscio, il suo migliore amico, ha “rimediato” come intrattenimento per Manuel, il figlio di Santili. Costretti da un imprevisto a passare la notte insieme, Mimmo e Tania si scopriranno uniti dal bisogno di sentirsi amati e dalla voglia di sfuggire a un destino già segnato. Ma non si può sperare in una nuova vita senza fare i conti con la vecchia.
Sex Tape – Finiti in rete: Jay (Jason Segel) e Annie (Cameron Diaz) sono una coppia con figli, sposata da ormai dieci anni. Per rinvigorire il proprio rapporto – perché no? – decidono di registrare un video hot, in cui sperimentare, in una maratona di tre ore, tutte le posizioni di The Joy of Sex. L’idea sembra brillante, l’unico problema è che il filmato sparisce e i due devono imbarcarsi in una folle corsa per recuperarlo, prima che finisca nelle mani sbagliate e diventi di pubblico dominio. Una corsa contro il tempo per ritrovare, non solo il video, ma anche per salvare la loro reputazione e, ancora più importante, il loro matrimonio.
The Giver – Il mondo di Jonas: Ambientato in una societa futuristica in cui l’Umanità ha scelto di annullare tutte le differenze tra le persone al fine di evitare conflitti dilanianti, la vita scorre tranquilla e asettica. L’ordine regna sovrano e l’unico legame con un passato “contaminato” dallle passioni è la “Cerimonia dei 12” durante la quale un individuo viene scelto come Custode delle Memorie dell’Umanità. Quando il compito toccherà all’adolescente Jonas, la conoscenza di ciò che è stato lo porterà a voler scardinare per sempre l’ordine precostituito.
The Look of Silence: The Look of Silence, seguito del documentario drammatico The Act of Killing, analizza ancora il tema del genocidio in Indonesia, le purghe anticomuniste del 1965, affrontandolo da un’altra prospettiva. The Look of Silence offre una visione della tragedia da parte delle vittime, in particolare segue la storia di un uomo sopravvissuto, il cui fratello è stato torturato fino alla morte durante la rivoluzione da un gruppo di ribelli; storia già raccontata dal punto di vista degli assassini nel documentario del regista The Act of Killing. In The Look of Silence si osserva la famiglia dell’uomo ucciso, in particolare il fratello minore, che decide di incontrare gli uomini che hanno massacrato uno di loro.
The Protector 2: Boss Suchart è l’influente proprietario di un importante campo di elefanti che viene assassinato nella sua casa. Tutte le prove portano a Kham, che era presente sulla scena del crimine ed è stato visto con la vittima poco prima della sua morte. Kham è costretto a darsi ala fuga mentre la polizia si lancia in una caccia all’uomo. Nel frattempo i nipoti gemelli di Boss Suchart sono in cerca di vendetta. Ma la fortuna è dalla parte di Kham quando si imbatte nel sergente Mark, un agente dell’Interpol inviato in Thailandia in missione segreta.
Vinodentro: Per Giovanni Cuttin tutto è cominciato con il primo sorso di vino della sua vita, un “Marzemino”, citato da Lorenzo Da Ponte nel suo libretto per il “Don Giovanni” di Mozart. Nell’istante in cui assapora quel nettare rossosangue Giovanni avverte una misteriosa esplosione dei sensi e da quel momento in poi la sua natura si trasforma: in tre soli anni, da timido impiegato di banca e marito fedele diventa direttore, tombeur de femmes e il più riverito e stimato esperto di vino in Italia…proprio come aveva predetto l’enigmatico “Professore” che lo aveva convinto ad assaggiare quel primo bicchiere di vino. Accusato dell’omicidio di sua moglie Adele, Giovanni viene messo sotto torchio dal commissario Sanfelice ed è costretto a ricostruire gli ultimi tre anni della sua vita, dominati da un’unica e folle passione: il vino.