Nelle grandi città del mondo, ordinare su internet e vedersi arrivare il cibo a casa è ben più che una semplice moda, inizia a diventare quasi un vizio costante. Trovare tutto a portata di smartphone ci sta rendendo sempre più apatici e poltroni, ma i nostri ordini cambiano a seconda delle condizioni atmosferiche? È la domanda che si è posta la redazione di Forbes durante l’ultima tempesta di neve, che ha successivamente chiesto al sito Seamless – specializzato proprio in consegne a domicilio – di monitorare le richieste degli utenti per un breve periodo di tempo.
Seamless ha tenuto traccia degli ordini dalle 8 del mattino sino alle 20 di sera del 23 gennaio scorso, giorno in cui appunto tuonava prepotente la tempesta Jonas. I dati sono stati messi a confronto con i quattro precedenti sabati, per capire quali elementi sarebbero cambiati. Ebbene, durante la spessa neve di Jonas i newyorchesi sono stati più propensi a ordinare elementi semplici, facili da preparare anche a casa. La richiesta di cioccolata calda è invece aumentata del 376%, ordinarne una tazza era infatti due volte più probabile di una insalata di tonno o di un pezzo di torta. Molto più richieste del solito anche le zuppe, come prevedibile, ma anche elementi di prima necessità per la colazione, uova, waffle, french toast, croissant e muffin.
Del resto almeno un terzo dei ristoranti della catena era chiuso, durante la tempesta, e spesso nelle strade vi era il divieto di transito prima delle 14:30, questo può spiegare l’enorme richiesta di cibi adatti alla colazione. I servizi di consegna a domicilio sono così diventati una vera e propria necessità durante una situazione difficile, sicuramente lo diventeranno sempre più in futuro, basta ricordarsi di lasciare una cospicua mancia ai coraggiosi ragazzi che effettuano le consegne.