Starbucks vieta l’ingresso alle donne in Arabia Saudita, sfiorato il caso internazionale

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L’Arabia Saudita è spesso al centro di polemiche sessiste, secondo il modo di vivere occidentale. L’ultimo caso riguarda un negozio della famosa catena Starbucks situato nella via centrale di Riad, la capitale. Sulla vetrina del negozio è infatti apparso un cartello con su scritto: “Si prega alle donne di non entrare, mandare qualcuno a ritirare l’ordine”. Immediatamente è partito il tam-tam su Twitter grazie ad una signora, che subito ha pubblicato sul social network una foto di denuncia e l’ashtag #BoycottStarbucks. “Mi hanno impedito di entrare, intimandomi di mandare un uomo a ritirare il mio ordine”, la didascalia del post.

Immediata la risposta della multinazionale del caffè zuccherato, si trattava soltanto di un divieto temporaneo. Buona parte della parete che separa la zona riservata agli uomini da quella per le donne era infatti crollata, l’ordine del cartello è arrivato prontamente dal Comitato per la promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio, che vigila attentamente nel Paese. Il locale tornerà ad aprire le sue porte a tutti una volta terminati i lavori di ristrutturazione, sarà molto meno immediato avere sale comuni, ma questa è un’altra storia.

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