Il sogno di ogni videogiocatore è probabilmente trasformare la sua passione in un lavoro, guadagnando stringendo il gamepad fra le mani. Oltre a diventare youtuber di successo, vi è un secondo modo per farlo, partecipare e vincere i tornei internazionali. Ne esistono diversi nel mondo, molto differenziati per genere e modalità: esistono tornei di FPS, ovvero quei videogiochi in prima persona in cui bisogna sparare seguendo una strategia, di GDR, giochi di ruolo online, di lotta 1 contro 1, come il famoso brand di Street Fighter, e sportivi, come ad esempio i giochi di calcio. Fra questi ultimi, dalla metà del 2015, si è aggiunto un titolo molto particolare chiamato Rocket League. Strutturato come un qualsiasi gioco di calcio, con un pallone da spedire all’interno di una rete, non prevede però calciatori o giocatori umani; al contrario bisogna controllare dei veicoli, delle auto da personalizzare a piacere con propulsori, bandierine e colori. Un gioco diventato in pochissimo tempo una droga per moltissimi appassionati, diventati nei mesi veri e propri veterani. Lo sviluppatore Psyonix e la famosa piattaforma Twitch, che trasmette contenuti di gameplay in diretta web, stanno trasformando il titolo in un e-sport, con tanto di torneo ufficiale ovviamente. Avrà il nome di Rocket League Championship Series e avrà un montepremi iniziale di – udite udite – 75.000 dollari, circa 68.000 euro. Twitch avrà ovviamente l’esclusiva per trasmettere le partite, mentre Psyonix potrà aumentare ulteriormente le entrate ottenute grazie al suo capolavoro d’ingegno. Dalla sua uscita, Rocket League ha infatti incassato all’incirca 70 milioni di dollari, una cifra impensabile neppure nella migliore delle ipotesi per una produzione molto piccola, in partenza. Tornando al torneo, la struttura precisa verrà svelata nelle prossime settimane, ma le iscrizioni avverranno a partire da questo mese di marzo; il tutto durerà tre mesi e la data d’inizio verrà annunciata prima dell’inizio di aprile.