Record Store Day: il trionfo del vinile e della musica digitale

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Probabilmente viviamo nell’epoca in cui è più facile reperire e ascoltare la musica, di qualsiasi genere e natura. I negozi di dischi sono stracolmi di materiale, spesso anche a poco prezzo, e le piattaforme digitali come Spotify e Apple Music ci hanno aperto le porte alla musica infinita, senza limiti. Secondo i dati diffusi durante il Record Store Day, è una vittoria sia del passato che del futuro, poiché il vinile solo in Italia ha aumentato le vendite del 56%, mentre gli introiti del mercato digitale hanno sorpassato nel 2015 quelli ottenuti dai supporti fisici.

In pratica la “moda” del vinile non è più tale, al contrario la musica analogica e di qualità assoluta è tornata prepotentemente nelle case degli appassionati più esigenti (per buona pace di chi qualche anno fa ha buttato via tutto dalle cantine impolverate); allo stesso tempo la comodità del digitale, i cataloghi sterminati ottenibili con pochi spiccioli al mese, hanno cambiato il modo di ascoltare la musica nel quotidiano, dimostrando come passato e futuro riescano a convivere perfettamente, puntando a usi e consumi estremamente diversi.

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