Dopo il grande successo dell’edizione 2015, torna con un programma sempre più ricco ed articolato il Torino Jazz Festival dal 22 aprile al 1 maggio 2016, con la stessa formula degli anni precedenti: concerti da mattina a notte fonda nelle piazze, nei teatri, nei locali e sul fiume, 178 appuntamenti in totale di cui solo 9 a pagamento, 530 musicisti provenienti da: Algeria, Argentina, Austria, Brasile, Canada, Cuba, Francia, Gran Bretagna, Italia, Messico, Martinica, Marocco, Norvegia, Olanda, Russia, Senegal, Spagna e Stati Uniti d’America. Nel cartellone, stilato dal direttore artistico Stefano Zenni, il filo conduttore è “Il jazz e le altre arti: teatro, danza, arti visive, cinema, fotografia, letteratura”. Questa edizione del festival prova a scandagliare le mescolanze di linguaggi, come sempre con nuove produzioni ed esclusive.
Grande evento, sabato 30 aprile ore 18.00 al Cinema Massimo di Torino, la sonorizzazione del film Birdman, diretto da Alejandro Iñárritu, vincitore di quattro premi Oscar e due Golden Globe, con la ossessiva, magnifica colonna sonora scritta e interpretata da Antonio Sánchez, unanimemente considerato uno dei più importanti percussionisti viventi, che la eseguirà dal vivo al Torino Jazz Festival durante la proiezione del film, in prima assoluta europea.
“L’edizione 2016 del Torino Jazz Festival”, dichiara il direttore artistico Stefano Zenni, “si distingue per uno sguardo completo su jazz e le altre arti: letteratura, teatro, arti visive, danza e naturalmente il cinema. Produzioni che coinvolgono attori, danzatori, artisti. Da tempo il festival collabora attivamente con il Museo nazionale del cinema e il Cinema Massimo, con produzioni ed esclusive. Di qui l’idea di invitare Antonio Sanchez a suonare dal vivo la colonna sonora di Birdman durante la proiezione del film, uno spettacolo che il Torino Jazz Festival presenta in prima ed esclusiva europea. Partendo da questa eccezionale presenza, abbiamo imbastito un programma speciale anche per la consueta rassegna di film proiettati durante il festival. Questa volta presentiamo una sorprendente serie di film sui batteristi jazz, in cui ritroveremo Hitchcock, Frank Sinatra e perfino l’Otello di Shakespeare.”