Xenofobi tedeschi contro la Kinder, ma i bimbi sono giocatori

Che la Germania abbia un passato a dir poco razzista è innegabile, così come è innegabile che i tedeschi post-guerra mondiale abbiano fatto di tutto per farsi perdonare agli occhi del mondo. Quando il male però è radicato, difficilmente si estirpa del tutto, per questo motivo il Pegida, un movimento di destra tedesco anti-islam e contro l’immigrazione, continua ancora oggi ad alzare la voce in modo discriminatorio. La loro ultima impresa è stata prendersela con le nuove confezioni di Kinder Ferrero create per i prossimi Europei 2016, che vedono sulle scatole diversi bambini sorridenti, senza alcun preconcetto. Anche bambini di colore, non solo biondi con gli occhi azzurri come storicamente ci ha abituato il marchio.

Un’idea che ha mandato su tutte le furie gli iscritti al partito della sezione Bodensee, che sulla loro pagina Facebook hanno iniziato a insultare la famosa azienda dolciaria, promettendo boicottaggi. Neppure l’ironia di cattivo gusto è mancata, con frasi del tipo “sono i nuovi terroristi?”, “è uno scherzo?” e così via. Il karma però è uno strumento potentissimo, dopo aver violentemente offeso la Kinder il partito ha scoperto che quei bambini in realtà non erano altro che i campioni della nazionale tedesca da piccoli, Ilkay Guendogan e Jerome Boateng. Non è la prima volta che la Ferrero sceglie una campagna simile per i suoi Kinder, era successo anche per i Mondiali 2014, quest’anno però con la crescente immigrazione il razzismo e la xenofobia in Germania sono tristemente in aumento, lo si capisce anche da questi tristi segnali.

Aurelio Vindigni Ricca
Aurelio Vindigni Ricca
Fotografo e redattore freelance, esperto di cinema e videogiochi, così come di tecnologia in genere. Caporedattore di Cinefilos Games e direttore editoriale di Vertigo24, oltre Lifestar.