Il prossimo 28 maggio e fino al 27 novembre ai Giardini e all’Arsenale di Venezia aprirà al pubblico la 15a Mostra Internazionale di Architettura, che quest’anno porta il titolo REPORTING FROM THE FRONT. A dirigerla l’architetto Alejandro Aravena, supportato dalla Biennale di Venezia e il suo presidente Paolo Baratta, che ha detto in fase di apertura: “Vorrei che La Biennale fosse una macchina dei desideri, una mostra che stimoli l’amore per l’arte e per l’architettura. Tutti sono qui per mostrare il senso di necessità di essere coinvolti nei nuovi temi e nelle richieste che il tempo presente ci pone, con la speranza che siano disponibili gli strumenti, senza essere prigionieri di ipotesi precostituite sulla tecnologia”.
Sarà una mostra all’insegna della semplicità, almeno secondo il curatore Aravena: “Abbiamo cercato di allestire una cosa semplice, ma questo al contrario è stato particolarmente difficile, perché non volevamo perdere la complessità e la ricchezza”. Saranno 88 gli architetti invitati a partecipare, espressione di ben 37 Paesi del mondo, 33 dei quali sotto i quarant’anni. Fra questi anche nomi illustri come David Chipperfield, lo studio Grafton Architects, Rem Koolhaas, Rogers Stirk Harbour + Partners, Eduardo Souto de Moura, Studio Mumbai, Shigeru Ban, Herzog & de Meuron, Inês Lobo e João Luís. Sarà invece Paulo Mendes da Rocha a ricevere il Leone d’Oro alla Carriera della XV mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia, per la sua capacità di creare “opere senza tempo”.