Doveva essere un pomeriggio come tutti gli altri nello zoo di Cincinnati, negli Stati Uniti: un bambino di quattro anni era stato portato dalla sua famiglia a vedere gli animali, ma è caduto per sbaglio nel recinto di un gorilla di nome Harambe, dell’età di diciassette anni. Il gorilla è stato immediatamente soppresso dalla sicurezza perché aveva preso il bambino una volta che, superata la recinzione, era caduto nel fossato. Il gorilla stava quindi cercando di avvicinarsi e rappresentava una minaccia per il piccolo di soli quattro anni, ma a quanto pare c’è chi non concorda con questa linea di pensiero: ad esempio l’utente twitter StrayanRepublic, che ha lanciato l’hashtag #JusticeForHarambe convinto che il gorilla non volesse in realtà fare del male al piccolo ma, al contrario, proteggerlo dalla folla urlante di turisti.
Una teoria indubbiamente romantica, e che tuttavia è tutt’altro che solitaria: altri utenti si sono infatti schierati con lui su twitter, dando la colpa ai genitori negligenti che hanno lasciato che il bambino superasse la staccionata o alle guardie dello zoo, che avrebbero potuto sedarlo con dei tranquillanti istantanei invece di ucciderlo. Di certo Harambe sembra aver creato una piccola bufera su twitter tra i cittadini americani, che non accettano la sua morte e puntano il dito contro genitori e sorveglianza, chiedendo giustizia per il gorilla ingiustamente ucciso. Sono in 60mila per il momento ad aver firmato un appello chiedendo che i genitori siano dichiarati responsabili di negligenza, e che vengano quindi riconosciuti come causa della morte del gorilla.