Xiaomi Redmi Note 3 alle prese con i test di resistenza

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Come tradizione ormai, ogni nuovo smartphone non può fare il suo debutto senza essere messo alla prova con ogni tipo di test di resistenza. Una pratica che può sembrare futile, ma che effettivamente può servire a capire la qualità costruttiva di un telefono, la tenuta dei materiali ecc., dunque a fare un acquisto più conveniente in termini di durabilità. Questa volta sotto le mani di Jerry Rig è finito lo Xiaomi Redmi Note 3, che ha il delicato compito di riscattare la figuraccia del fratello Xiaomi Mi 5, distrutto con facilità.

Lo smartphone cinese, supportato ufficialmente da Cyanogenmod, si è rivelato resistente ai graffi “nella media”, idem per il fuoco sul display. Come il Mi 5 però, anche il Redmi Note 3 ha ceduto abbastanza facilmente nel bend test, il testi di piegatura, che ha dimostrato gravi falle strutturali. Gli inserti plastici della cover posteriore non aiutano a migliorare la solidità dello smartphone, al contrario lo rendono più fragile soprattutto nella zona dell’alloggiamento della SIM, ma più di mille parole valgono le immagini. Ecco il video con lo Xiaomi Redmi Note 3 di fronte agli stress test.

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