Settembre e – soprattutto – ottobre sono stati due mesi infernali per Samsung. Dalle prime esplosioni dei Galaxy Note 7 si è arrivati alla sostituzione di una larga fetta di dispositivi, finché non sono esplosi anch’essi. L’azienda coreana si è vista costretta non solo a ritirare dal mercato tutte le unità esistenti, anche a bloccare la produzione, una scelta che in quanto a immagine e a guadagni ha pesato enormemente. In borsa il titolo ha perso a Seul l’8,04%, una mazzata durissima, mentre Apple ne ha approfittato ed è salita dello 0,89%.
Galaxy Note 7: Samsung ferma la produzione dopo le recenti esplosioni
La mossa di ritirare i modelli in commercio è stata necessaria, dopo lo scandalo, almeno è quanto pensa Elliot Kaye, presidente della Commissione per la sicurezza dei prodotti: “Dati i timori sulla sicurezza del Galaxy Note 7, la sospensione delle vendite e delle sostituzioni è stata la mossa giusta”. Ora al colosso asiatico non resta che non sbagliare nulla con il nuovo Galaxy S8, in presentazione il prossimo febbraio al Mobile World Congress di Barcellona.