Ormai, lo avrete capito, gli Hard Disk meccanici così come li abbiamo conosciuti negli anni ’90 e 2000 hanno fatto il loro corso, almeno per quanto riguarda i computer portatili e i dischi di avvio. Il futuro è tutto negli SSD, nuove unità a stato solido molto più efficienti, veloci e prive di parti meccaniche, non corrono dunque alcun rischio di “shock” cadendo in terra. Superata una prima fase sperimentale, durante la quale i prezzi erano alti e le capacità di spazio limitate, gli SSD ormai sono diffusi a macchia d’olio e fanno parte della nostra vita quotidiana. Motivo per cui anche Western Digital ha deciso di produrre i primi SSD per il mercato consumer: i WD Blue e i WD Green, con SATA III.
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I primi sono rivolti alla fascia alta del mercato, offrono altissime prestazioni e affidabilità, di conseguenza costano molto rispetto alla media; i secondi sono più economici e alla portata dell’uso di tutti i giorni. Il formato di entrambe le linee è da 2,5 pollici (da 7 millimetri di spessore) e M.2 2280, possono dunque essere montati sia su desktop che portatili.
I WD Blue hanno una velocità in lettura di 545 MB/s e in scrittura sequenziale di 525 MB/s, i tagli di memoria sono da 250 GB (99,00 euro), 500 GB (169,00 euro) e 1 TB (339,00 euro). I WD Green si trovano nei tagli da 120 e 240 GB, i prezzi però non sono stati ancora pubblicati.