Dopo i terribili attentati di Parigi del novembre 2015, si è molto parlato della sicurezza sui social network. Molti hanno puntato il dito contro le principali piattaforme, accusandole di aver diffuso materiali di propaganda e di aver aiutato a creare nuovi terroristi in tutto il mondo. Accuse sicuramente legittime, ma che somigliano molto a una caccia alle streghe verso le automobili, responsabili degli incidenti stradali…! Nonostante questo, Facebook, Microsoft, Twitter e YouTube si sono dati da fare per arginare la diffusione dei contenuti considerati “pericolosi”.
Social network uniti contro il terrorismo
È stato creato un database condiviso di immagini e video con contenuti violenti o di propaganda, in modo da eliminare in modo automatico e velocemente contenuti ad alto rischio, ben prima che possano essere “assorbiti” e guardati dalla community. I sistemi automatizzati leggono i materiali e poi, in autonomia, ogni piattaforma decide come e quando eliminare ciò che risulta a rischio. Un sistema davvero funzionale che opera in simbiosi: se ad esempio Twitter bolla un video a “stampo terroristico-propagandistico”, YouTube e Facebook sono in grado di saperlo appena quel contenuto arriva sui loro sistemi, un modo efficace per fermare la vitalità. La scansione di foto e video avviene inoltre già in fase di caricamento, un livello di sicurezza in più che permette di fermare tutto ancor prima che possa arrivare sulle bacheche degli utenti.
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