Se siete cresciuti negli anni novanta, sicuramente avrete giocato a Street Fighter II, il picchiaduro di Capcom famoso nelle sale giochi, su Sega Mega Drive e Super Nintendo. Nel videogioco si poteva impersonare lottatori provenienti da tutto il mondo, intavolare sfide all’ultimo colpo fra le strade dei vari continenti, fra uno scontro e l’altro però si poteva anche giocare a stage bonus in cui bisognava rompere barili o distruggere automobili. Auto che ricordavano nelle linee quelle prodotte all’epoca da Toyota, che oggi si vendica di migliaia e migliaia di modelli sfasciati e distrutti a pugni e calci. La casa giapponese ha infatti creato un nuovo spot per sponsorizzare il nuovo crossover ibrido Toyota C-HR, che i lottatori questa volta amano e non distruggono. Si parte dal Giappone per fare il tour completo degli sfidanti, fino al match finale con Mr. Bison (nella versione giapponese Vega). Nello stage bonus questa volta non vola neppure uno schiaffo, i protagonisti di Street Fighter al contrario lucidano l’auto per renderla ancora più bella. Marketing nostalgico e funzionale, semplicemente geniale all’estremo.
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