Il web, e in particolare i social network, sono ormai una giungla inarrestabile dove ognuno urla (letteralmente) le sue opinioni, cercando di prevalere sugli altri (a torto e a ragione). Insulti, offese gratuite, parolacce, bestemmie, cyberbullismo e linguaggio sboccato, Google sogna di mettere un freno a questo uso malsano di internet, così come a tutte le bufale che ogni giorno vengono messe in circolo, ai troll e ai disturbatori. Come ci vuole riuscire? Affidandosi alla sempre più avanzata intelligenza artificiale, non a caso Big G ha messo a punto in collaborazione con il New York Times e Wikipedia una nuova tecnologia chiamata Perspective. Questa aiuta i media a individuare commenti violenti, offese e quant’altro all’interno dei commenti alle notizie.
Con Perspective, Google dichiara guerra agli insulti su internet
Perspective fa il suo debutto pubblico proprio da oggi, ma soltanto in lingua inglese e in seno agli editori. Il software utilizza ovviamente il meccanismo del machine learning: leggendo migliaia di commenti, il programma impara cosa è giusto e cosa sbagliato, cosa si può scrivere e cosa no. In base a cosa impara giorno per giorno, è in grado di bloccare determinati commenti, un modo al momento sperimentale per limitare la volgarità sul web, ma che diventerà sempre più preciso. Insieme a Google sullo stesso fronte, anche se con iniziative diverse, ci sono anche Facebook e Twitter, speriamo che un web più “sano” possa esistere.
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