Nintendo Switch – Se pensiamo agli ultimi anni, in campo videoludico l’intero mercato è stato monopolizzato da Sony e Microsoft. Sugli scaffali dei negozi tutti i riflettori sono stati puntati sulla PlayStation 4 e e la Xbox One, soprattutto dopo l’arrivo delle versioni leggermente potenziate PlayStation 4 Pro e Xbox One S. A fine 2016 inoltre è arrivata anche la realtà virtuale, che ha fatto guadagnare a Sony ulteriori pagine di giornale, articoli e servizi per via del PlayStation VR, il visore che permette un’immersione totale in alcuni giochi selezionati.
Queste due console sono la cosiddetta current gen, la “generazione corrente” di box da salotto per giocare alle ultime uscite, un duopolio da cui è rimasta esclusa – almeno sino ad ora – la povera Nintendo. La compagnia giapponese ha negli anni ’80 rivoluzionato interamente il settore, ha creato miti e leggende come Super Mario e Zelda, gli ultimi dieci anni però sono stati molto complicati per la grande N. Il gameplay e la versatilità dei titoli sono passati in secondo piano, divorati dalla grafica, dal multiplayer online e dai giochi tripla A all’ultimo grido, bisognosi di un hardware corposo per funzionare al meglio.
Hardware che né Wii, né Wii U hanno saputo offrire ai loro appassionati, diventando pressapoco dei soprammobili impolverati nei salotti e sulle scrivanie. Una condizione che ha costretto tutti i principali studi di sviluppo ad abbandonare le console Nintendo per evitare perdite di budget enormi, e che ha portato su Wii U giochi sì di qualità, ma di estrema nicchia e contati sulle dita di due mani (mentre il mercato vuole articoli di massa, youtuber e sensazionalismi). Certo Nintendo non si è arresa all’evidenza, al contrario nei suoi uffici ha cercato ancora una volta di creare qualcosa di originale e di stupire il suo pubblico, pronto ad amare in modo incondizionato.
Il ragionare dell’azienda, durato svariati anni, ha portato alla presentazione di Nintendo Switch, una nuova console ibrida che – a questi livelli – non avevamo ancora mai visto. Parliamo infatti di una sorta di tablet con joypad (detti Joy-con) mobili, che si possono attaccare e staccare. Una soluzione perfetta per giocare in mobilità, per condividere la partita con un giocatore accanto a noi, così come giocare comodamente seduti sul divano di casa alloggiando il corpo della console in un dock accanto alla TV. Una versatilità che PlayStation 4 e Xbox One possono soltanto sognare, anche se non è tutto oro.
Ancora una volta Nintendo ha puntato su un concept molto diverso dalla concorrenza, che è supportata da decine di studi di sviluppo; per Nintendo Switch, viste le modalità di controllo e di potenza, bisognerà programmare giochi ad hoc, non tutti i titoli “di grido” in uscita sulle piattaforme più blasonate potranno essere disponibili anche sul nuovo gioiello di Nintendo, il rischio dunque è che gli studi abbandonino per l’ennesima volta un prodotto della grande N, la speranza è che non accada di nuovo.
L’ora della verità del resto è vicina, Nintendo Switch sarà nei negozi e sui rivenditori online a partire dal 3 marzo 2017, pronta a mettere fine a un’attesa durata troppi anni. Andiamo dunque a conoscere il nuovo prodotto Nintendo in tutti i suoi dettagli, prima di catapultarci nei negozi specializzati.
Cosa troviamo all’interno della confezione di Nintendo Switch
Una volta portata a casa la confezione, all’interno troviamo la nostra console Nintendo Switch, un Joy-con sinistro e uno destro, o in versione grigia oppure rosso-azzurro, il dock per connettere tutto alla TV, un supporto per i due Joy-con, perfetto da utilizzare sul divano da casa, mentre l’unità principale è alloggiata nella docking station, dei lacci e delle giunture per i Joy-con, per l’utilizzo in mobilità lontano dalla console, un piccolo adattatore AC per l’alimentazione, un cavo HDMI per collegare la nostra TV Full HD o 4K.
Una dotazione effettivamente di tutto rispetto, che in pratica contiene una console mobile e fissa, un controller che si può sdoppiare e utilizzare in diversi modi, un piccolo alimentatore salva spazio (non come l’alimentatore della prima Xbox One, per intenderci) e tutto l’occorrente per collegare tutto e subito out-of-the-box alla TV.
Il costo di Nintendo Switch è di 329 euro senza giochi inclusi, nelle grandi catene di elettronica, nei negozi specializzati e online. Ricordiamo inoltre che Nintendo Switch sarà assolutamente Region Free, non avrà nessuna limitazione per quanto riguarda giochi provenienti dall’America o dal Giappone, tutti i titoli funzioneranno indistintamente.
Gli accessori originali di Nintendo Switch
Ovviamente ogni nuovo prodotto che si rispetti arriva sul mercato con una selezione di accessori non indifferente. Nintendo Switch poi, vista la sua natura “cangiante”, offre ancor più soluzioni rispetto ad altre piattaforme, ad esempio se si vuole un controller più classico, vicino al DualShock 4 di Ps4 o ai pad di Xbox One, si può acquistare lo Switch Pro Controller a 69,90 euro. Si passa poi ai Joy-con aggiuntivi oppure sostitutivi, in caso si rompano gli originali all’interno della confezione: per avere una coppia nuova di zecca bisogna sborsare 79,99 euro, per un Joy-con singolo (o destra o sinistra) ci vogliono invece 49,99 euro.
I due Joy-con vanno anche ricaricati prima o poi, ecco dunque il Charging Grip originale a 29,99 euro. Con 89,99 euro invece si riesce a sostituire la docking station per la TV, il cavo HDMI e l’alimentatore; si può anche pensare di installare una seconda unità presso una seconda abitazione, una seconda camera o a casa della nonna… (avessimo avuto una possibilità simile con il Super Nintendo o il Mega Drive, all’epoca).
All’appello manca soltanto un accessorio originale: il Joy-con Wheel, un supporto di plastica che ospita i vostri controller per utilizzarli come sterzo (e con Super Mario Kart è quasi un must). Nella confezione, dal costo di 14,99 euro, si trovano due supporti di plastica.
Le caratteristiche tecniche di Nintendo Switch
Ora che abbiamo scartato tutte le nostre confezioni a disposizione, non resta che analizzare l’hardware della console. È davvero tanto inferiore rispetto a PlayStation 4 e Xbox One? In realtà parliamo di un’architettura totalmente differente, più vicina al mondo dei tablet da gioco come gli NVIDIA Shield e non al PC, sotto il cofano infatti è alloggiato una CPU/GPU NVIDIA Tegra personalizzata da Nintendo.
Il pannello multitouch capacitivo è da 6,2 pollici e la risoluzione è pari a 1280 x 720 pixel, dimenticatevi dunque il Full HD in mobilità. La memoria interna è da 32 GB, è però espandibile fino a 2 TB tramite scheda microSD, microSDHC e microSDXC, una volta che tutto è connesso alla TV vediamo il segnale a 1080p a 60 fps via HDMI. La console ha due speaker stereo integrati e ha un jack audio da 3,5 mm, alla TV invece invia un segnale linear PCM 5.1.
Per la ricarica e il dialogo con il dock, Nintendo ha scelto una porta USB-C di ultima generazione, integrati dentro lo chassis ci sono poi un accelerometro, un giroscopio e un sensore di luminosità per il display. Sulla carta è ottima anche la batteria, da 4.310 mAh (che si ricarica in circa 3 ore in stand-by), al pari di un tablet di alta fascia, bisognerà però vedere la sua efficienza con i giochi della console (la grande N dice circa 6 ore di autonomia a seconda dell’uso, ma è tutto da vedere).
Dal punto di vista della connettività, Nintendo Switch supporta il WiFi IEEE 802.11 a/b/g/n/ac, il Bluetooth 4.1 e la LAN con adattatore acquistabile separatamente. La console con i Joy-con annessi misura 102x239x13,9 mm e pesa 398 grammi, senza i piccoli pad solo 297 grammi. I vari titoli si potranno giocare tramite delle game card proprietarie create appositamente da Nintendo, si torna dunque alle vecchie cartucce (anche se molti giochi si potranno anche scaricare direttamente dal Nintendo eShop).
Il sistema operativo di Nintendo Switch
Finora abbiamo parlato di hardware ed elementi tecnici, ma nessuna macchina può funzionare bene senza un software creato per l’occasione. Anche Nintendo Switch, come i vecchi sistemi Nintendo, PlayStation 4 e Xbox One, avrà un sistema proprietario e non – come molti magari immaginavano – un OS basato su Android. Nintendo è solita creare sistemi operativi proprietari e ottimizzati al meglio, del resto come insegna Apple “una macchina può funzionare alla perfezione solo se il produttore crea insieme software e hardware”, e a vedere i problemi fisiologici di Windows e la frammentazione di Android non possiamo che essere d’accordo.
Per il suo nuovo gioiello tecnologico, la grande N ha pensato a un sistema operativo che ricorda da vicino quello di un qualsiasi tablet, con interfaccia ottimizzata per l’utilizzo touch, icone grandi e squadrate, font ben visibili, lasciando quasi invariato quell’aspetto “giocattoloso” che è un vero e proprio marchio di fabbrica per il brand. Oltre alla schermata di benvenuto, troviamo il Nintendo eShop con design “a piastrelle e un’area dedicata alla creazione del proprio avatar, visto che Nintendo Switch sarà una console ancora più social delle precedenti.
All’avvio di un gioco, il mood plasticoso cambia decisamente e ci si immerge in un mondo più definito, colorato, con un menu a scomparsa sulla destra di colore nero, molto elegante. La prima versione del sistema sembra comunque molto spoglia, quasi certamente nuovi aggiornamenti in futuro porteranno nuove opzioni e funzionalità.
The Legend of Zelda: Breath of the Wild per Nintendo Switch
Ora che sappiamo tutto sulla console, manca solo una cosa, forse la più attesa: i videogiochi. Nintendo è stata già criticata abbastanza per la line-up di lancio, considerata da molti spoglia e con un solo grande, vero gioco che valga la pena di sborsare circa 400 euro (contando console, videogioco stesso ed eventuali accessori). Parliamo ovviamente di The Legend of Zelda: Breath of the Wild (trailer in basso), il primo capitolo della saga interamente open world e con grafica avanzata di ultima generazione.
È il gioco per cui gli appassionati più incalliti acquisteranno Nintendo Switch dal day one, e il motivo è molto semplice da capire: nel momento in cui scriviamo, non sono ancora uscite recensioni del titolo, sulla carta però si parla di un mondo di gioco enorme, una mappa sterminata all’interno della quale muoverci a piedi o a cavallo, nei panni dell’intramontabile cavaliere Link. Zelda è del resto uno dei marchi più longevi e famosi legati al mondo Nintendo, una saga che si trova solo e soltanto sui dispositivi della grande N, forse uno dei motivi per cui – nonostante i tanti problemi finanziari – la società giapponese può ancora vantare un grosso seguito.
Super Mario Odyssey per Nintendo Switch
Il secondo personaggio legato a doppio e triplo filo con Nintendo, non servirebbe neppure dirlo, è Super Mario, che su questa Switch tornerà in modo rivoluzionario con Super Mario Odyssey. Ricordate lo stupore legato a Super Mario 64? Quando il nostro idraulico preferito smetteva di esistere in due dimensioni e ne guadagnava una terza, pronto a scorrazzare in un mondo aperto e poligonale? Non possiamo certo dire che la sorpresa sia uguale, ma quasi: questo nuovo capitolo porta il nostro amato Mario nel nostro mondo, fra le strade di una New York fittizia con taxi e grattacieli, e ancora boschi, foreste, deserti, mondi di gioco che si sviluppano sia in verticale che in orizzontale, in poche parole un titolo imperdibile per gli amanti del personaggio baffuto e di Nintendo in generale.
Peccato però che questo attesissimo titolo – che molti si aspettavano come necessario al lancio di Switch – arriverà soltanto a Natale 2017. Una vera e propria mazzata, che probabilmente farà slittare l’acquisto della console alle prossime vacanze invernali per tutti quei giocatori che hanno poco interesse nel provare il nuovo Zelda.
I giochi Nintendo Switch più attesi del 2017
Super Mario Odyssey però non sarà l’unico titolo dell’idraulico italiano a uscire su Nintendo Switch: preparatevi a giocare a Mario Kart 8 Deluxe, ovvero il medesimo gioco per Wii U ma all’ennesima potenza, con tutti i contenuti usciti sino a oggi sommati ad altri inediti, nuovi personaggi e novità dal punto di vista del gameplay (ecco spiegato a cosa serviranno gli accessori a forma di sterzo…).
Grandissima attesa anche per Splatoon 2 per Nintendo Switch, secondo capitolo del gioco di successo Splatoon, sparatutto online divertente e colorato, pronto a intrattenervi per ore e ore senza pensieri. Nel nuovo capitolo troveremo nuove armi, nuovi livelli, la compatibilità con la chat vocale tramite applicazione companion su smartphone, il multiplayer online, locale e il gioco in single player. Si continua poi con 1-2 Switch, mini giochi interattivi da provare in compagnia che sfruttano i sensori di movimento dei Joy-con, ARMS, un gioco di combattimenti fuori di testa all’interno di un ring, Fire Emblem Warriors, Xenoblade Chronicles 2, Just Dance 2017, Rayman Legends Definitive Edition, e Steep, il gioco sportivo di Ubisoft, Disgaea 5.
Per Nintendo Switch i giochi rappresentano il vero scoglio da superare, la società dovrà tenere vivo l’interesse e coinvolgere il più possibile i grandi studi di sviluppo, altrimenti anche questa nuova console – come Wii U – finirà presto nel dimenticatoio.
Con Nintendo Switch sarà il trionfo o il crack
Ricordiamo dunque che la data di uscita di Nintendo Switch è il 3 marzo 2017 insieme a The Legend of Zelda: Breath of the Wild, il gioco però non sarà incluso nella confezione della console, andrà acquistato a parte (grazie Nintendo, non ci sono più i bundle di una volta). Il package classico di Nintendo Switch ha un prezzo di 329 euro con all’interno sia la console vera e propria che il dock per collegare tutto alla TV, oltre ai controller ovviamente. Per la grande N si tratta di un’uscita fondamentale, poiché dal successo di Switch dipende anche il futuro dell’azienda.
Il fallimento della Wii U pesa ancora oggi sulle casse della compagnia, che non può reggere un flop consecutivo. L’azienda giapponese ha puntato ancora una volta sull’originalità, ha evitato accuratamente la guerra con PlayStation 4 e Xbox One, probabilmente perché avrebbe perso in partenza vista la loro diffusione, e ha proposto come suo solito qualcosa che non si era mai vista. Una console ibrida da usare sulla televisione di casa come all’esterno, in mobilità, puntando inoltre sul multiplayer online e locale, pratica ormai – purtroppo – perduta.
https://youtu.be/j7p47TOmicQ
Sony e Microsoft hanno negli ultimi anni sempre più spinto per i giochi multiplayer online, tanto che ormai è superfluo possedere due joypad, i titoli che si possono giocare in due o più giocatori si contano sulle dita di una mano, il fenomeno dello split-screen a casa appartiene ormai soltanto al passato (inoltre per giocare online con Nintendo Switch sarà richiesto un abbonamento fra i 16 e i 25 euro all’anno, circa la metà rispetto alla concorrenza).
O meglio, è affidato soltanto a Nintendo Switch, che permette di sdoppiare i controller e farli diventare due. Questo stratagemma, questa strategia alternativa servirà al trionfo finale? Lo sapremo nei prossimi mesi e anni, nel frattempo buon gioco a tutti – senza se e senza ma.