Gamestop chiude 150 negozi negli USA: è crisi per i videogiochi in confezione

Gli appassionati di videogiochi conoscono questa catena come le loro tasche, parliamo di Gamestop, il brand americano che ha centinaia di negozi anche in Italia. Non c’è centro commerciale o grande strada metropolitana che non ne abbia almeno uno, del resto al loro interno si trovano sempre offerte e occasioni di giochi usati, parliamo però di giochi fisici, in confezione, che ormai nel 2017 hanno quasi fatto il loro tempo. Grazie alle nuove tecnologie e alle linee internet sempre più veloci, sempre più utenti preferiscono la comodità dei giochi digitali: si compra con carta di credito, si scarica sulla propria console o PC e si inizia a giocare, non c’è bisogno di inserire o rimuovere dischi, di collezionare montagne di confezioni e non c’è rischio di rigare alcun supporto.

Gamestop chiude 150 negozi negli USA

Motivi che hanno portato alla chiusura di 150 negozi Gamestop in America, segno che il declino dei giochi fisici ha iniziato la sua corsa. Certo i negozi totali della catena sono migliaia e migliaia in tutto il mondo, 150 sono una parte minuscola, è comunque un segno – all’orizzonte del resto ci sono abbonamenti mensili con centinaia di giochi digitali inclusi, le cose dunque si fanno sempre più difficili. Chissà se questa crisi dei videogiochi fisici non arrivi anche da noi.

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Aurelio Vindigni Ricca
Aurelio Vindigni Ricca
Fotografo e redattore freelance, esperto di cinema e videogiochi, così come di tecnologia in genere. Caporedattore di Cinefilos Games e direttore editoriale di Vertigo24, oltre Lifestar.