Il Complesso del Vittoriano – Ala Brasini ospita fino al 16 luglio 2017 la mostra Giovanni Boldini. Una delle più ricche e spettacolari esposizioni antologiche degli ultimi decenni, che propone al pubblico olii e pastelli tra i più rappresentativi della produzione di Boldini e di altri artisti a lui contemporanei, oltre a una piccola selezione di disegni su carta e incisioni.
Un grande protagonista della Belle Époque Boldini, un pittore straordinario che ha immortalato nei suoi ritratti le donne più belle dell’alta società di Parigi.
Frequentatore dei salotti eleganti dell’ aristocrazia e dell’alta borghesia ha saputo restituire le atmosfere rarefatte di un’ epoca straordinaria immortalandola nelle sue tele, raccontandoci il fascino femminile, gli abiti sontuosi, gli ambienti e le feste di quegli anni.
Giovani Boldini, e le sue “fragili icone” in mostra a Roma
L’esposizione ricostruisce passo dopo passo il fortunato percorso artistico del grande maestro italo-francese che non è stato solo uno dei protagonisti di quel periodo ineguagliabile, geniale anticipatore della modernità novecentesca, ma anche colui che nelle sue opere ha reso ed esaltato la bellezza femminile, svelando l’anima più intima e misteriosa delle nobili dame dell’epoca, per lui “fragili icone”.
Nelle quattro sezioni della mostra sono presenti opere ramente esposte come La tenda rossa(1904), Signora che legge (1875), Ritratto di signora in bianco con guanti e ventaglio(1889), Signora bruna in abito da sera (1892 ca.), Ritratto di Madame G. Blumenthal(1896)
Un percorso che si snoda tra 160 opere provenienti da importanti collezioni private e dai musei di tutto il mondo quali il Musée d’Orsay di Parigi, Staatliche Museen zu Berlin – Nationalgalerie di Berlino, il Musée des Beaux-Arts di Marsiglia, gli Uffizi di Firenze e infine ma non per ultimo il Museo Giovanni Boldini di Ferrara che è la più importante raccolta pubblica di opere del maestro.
Esposta nelle sale del Vittoriano anche la grande tela dedicata a Ritratto di Donna Franca Florio (1901-1924), capolavoro simbolo della Belle Époque e della Palermo felicissima.
Accanto ai suoi capolavoro il percorso espositivo ospita anche 30 lavori di artisti a lui contemporanei, come Cristiano Banti, Vittorio Matteo Corcos, Giuseppe De Nittis, Antonio de La Gandara, Paul-César Helleu, Telemaco Signorini, James Tissot, Ettore Tito, Federigo Zandomeneghi.