Da Mercoledì gli “Alieni Migranti” invadono la Biennale di Venezia. Una pattuglia di stralunati alieni visitano le sale espositive ed interagiscono con gli spettatori, di cui diverranno compagni e complici.
Lo sviluppo della tematica del diverso, del migrante, di chi non è codificato e percepito come “normale” dalla nostra società è il tema scelto dall’artista cinese. I Migranti Alieni che occupano le sale del Centro Don Orione si troveranno di fronte alle opere dipinte dagli artisti e, assieme ai visitatori umani, guarderanno tali opere in muta venerazione, quali esempi di una civiltà a loro sconosciuta.
L’installazione pone numerose riflessioni sullo stato attuale del mondo, percorso da migrazioni che toccano ogni latitudine e dai frequenti segnali che giungono da più parti su possibili civiltà extraterrestri da cui, in un futuro forse non troppo lontano, potremmo essere visitati.
Alla Biennale di Venezia torna il Friendship Project della Repubblica di San Marino insieme alla Cina: grandi installazioni, pittura ad inchiostro e il coinvolgimento per la prima volta degli studenti di un Liceo di Venezia.
Ritorna alla Biennale di Venezia il Padiglione di San Marino, in collaborazione con la Repubblica Popolare Cinese, dopo il grande successo ottenuto nel 2015 che lo ha fatto annoverare dalla Stampa internazionale come una delle “dieci cose da non perdere” della passata edizione.
Tra le opere esposte, nei pressi del Liceo Artistico a Palazzo Giustiniani Recanati, nello spazio del Centro Culturale Don Orione Artigianelli, la grande installazione di Fu Yuxiang, uno degli artisti più interessanti della nuova generazione cinese. Fu Yuxiang presenterà un lavoro straordinario dal grande impatto visivo e popolare : “Migrant Aliens” che vedrà un plotone di alieni assaltare la città di Venezia e che sarà sicuramente tra le attrazioni di questa edizione della Biennale. Una opera che intende aprire una riflessione sul rapporto con l’ “altro”, con il diverso, con l’alieno, appunto.
Quest’anno il curatore Vincenzo Sanfo che oltre ad essere il curatore del padiglione di San Marino é anche curatore della prossima della Biennale di Pechino, ha preparato un Padiglione di grande interesse che, sempre nell’ambito del progetto Friendship Project, presenterà una rigorosa selezione di artisti sammarinesi accoppiati ad artisti cinesi. Anche quest’anno, non mancheranno le sorprese con un Padiglione che, in buona parte, sarà dedicato alla pittura ad inchiostro nelle sue varie declinazioni ma sopratutto riferita a quanto essa sia fonte di ispirazione e di ricerca per lo sviluppo di nuove espressioni nell’arte in Cina .
Ai grandi dipinti ad inchiostro si affiancheranno installazioni, video, mostre personali, conferenze ed eventi, che si susseguiranno durante tutto l’intero periodo .
Quattro le location di quest’anno nelle quali si svilupperà il Padiglione di San Marino: il prestigioso Ateneo Veneto, Palazzo Rota Ivancich, Palazzo Giustiniani Recanati ed il Centro Culturale Don Orione Artigianelli.
Il Liceo Artistico Marco Polo a Palazzo Giustiniani Recanati ospiterà le colorate sculture di Yishan unitamente ai dipinti ad inchiostro alla base del suo lavoro e da cui traggono le origini sia le sculture che le opere digitali e che grande successo stanno ottenendo in Cina. Yishan divide lo spazio con gli artisti San Marinesi Sisto Righi, Patrizia Taddei e Priscilla Beccari.
L’artista cinese Yishan esporrà una suggestiva installazione luminosa dal titolo “The Ring”. Il progetto vedrà il coinvolgimento successivo da parte di alcuni studenti che saranno selezionati dai propri insegnanti per realizzare dei lavori ispirati a quelli dell’artista. I lavori dei ragazzi saranno successivamente inviati ad Yishan il quale interverrà sui lavori degli studenti dando così vita ad un lavoro a 4 mani tra l’artista e gli studenti del Liceo, per la prima volta coinvolti in maniera attiva durante la Biennale di Venezia. I lavori saranno poi presentati al pubblico con una giornata interamente dedicata a questo progetto.
Al Centro Culturale Don Orione Artigianelli vi saranno le opere di Zhang Wang uno dei maestri riconosciuti della pittura ad inchiostro vista attraverso una sua personale maniera che, pur rispettosa dei dettami della tradizione, va verso una sua particolarissima strada più moderna e colorata. La presenza di Xing Gang, raffinatissimo artista, anch’esso partito dalla pittura ad inchiostro e che esporrà a Venezia una installazione profondamente evocativa realizzata con giade e pietre ollari incise e percorse da scritte che raccontano la filosofia molto confuciana del tempo che passa. Assieme a questi tre maestri cinesi sarà possibile ammirare le opere dell’artista sammarinese Marco Tentoni, erede della grande tradizione del surrealismo padano, che con i suoi personaggi fantastici e colorati, ben si lega all’installazione Migrant Aliens di Fu Yuxiang di cui potrebbe essere la degna prosecuzione.
L’Ateneo Veneto di scienze lettere ed arti, ospiterà Zhao Wumian con i suoi dipinti ad inchiostro dalla sorprendente bellezza che, apparentemente astratti, rivelano invece all’occhio di chi guarda visioni evocative di paesaggi e luoghi fantastici. Inserito a pieno titolo tra i nuovi giovani maestri dell’arte cinese, ci sorprenderà per la grande qualità del suo lavoro. Assieme a lui esporranno nell’aula magna dell’Ateneo Veneto i due artisti di San Marino Giovanni Giulianelli e Giancarlo Frisoni i quali, già presenti nella edizione del 2015 , sono stat invitati nuovamente a partecipare anche in virtù del grande successo ottenuto da entrambi nel 2015.
Tra le sorprese di questa edizione di Friendship Project le sculture di Lee Kuang-Yu artista Taiwanese che occuperà interamente il palazzo Rota Ivancich con le sue opere: la presenza di questo artista é l’emblema del progetto Friendship Project che vuole promuovere la fratellanza e l’amicizia tra i popoli.