Le carte da parati WallPepper trasformano la casa in un giardino segreto

Il tempo non rende ragione ma è primavera. Il primo sole che scotta sulla pelle, la brezza che smuove le fronde, il ronzio di un insetto. Nascosta dalla vegetazione, una piccola porta. Conduce a un giardino segreto.

Parte da qui il racconto della primavera di WallPepper, con carte da parati sulle quali crescono universi che nella loro semplicità richiamano gli affreschi antichi o i mondi fluttuanti degli ukiyo-e giapponesi.

Sono realtà dalla grande forza evocativa, scorci di una natura incontaminata nascosta all’uomo. Lì, tra fiori brillanti e manti di foglie, timidamente, galleggiano anche farfalle, piccoli insetti e uccelli, che sembrano non badare agli spettatori quanto piuttosto al fascino unico della natura che li circonda. Giardino segreto, Growing bliss e La selva fiorita, della nuova collezione 2017 Silk Way, accompagnano verso luoghi inesplorati di pace, dove la primavera è libera di schiudersi nei suoi mille profili e colori. Così come Glicine e Livia, che imprimono sulle pareti i motivi della natura con approcci differenti, ma sempre affascinanti.

Diversa è l’identità della collezione Naturalis, che mostra una primavera più grafica, sicuramente meno teatrale, ma altrettanto romantica. Grazie dei fior, Herbarium e The severed garden trasformano le litografie dei botanici in soggetti variopinti che sembrano rompere la quarta parete per inebriare l’ambiente del loro profumo.

Per le persone amanti delle grafiche e quelle dei soggetti ‘vivi’, per chi ama i colori pop e chi i colori pastello, per le donne, ma anche per gli uomini, WallPepper offre nel suo catalogo carte da parati in fibra tessile priva di PVC che soddisfano le esigenze e i gusti più differenti. Basta solo desiderare… un po’ di primavera.
 
www.wallpepper.it

Cecilia Strazza
Cecilia Strazza
Nata a Roma nel 1990, Cecilia Strazza si è occupata per anni di analisi del film e critica cinematografica, collaborando con le riviste online Cinefilos.it e Sentireascoltare.com. Con Bakemono Lab ha pubblicato i volumi “Don’t you (forget about me): il cinema teen di John Hughes”, “Just like honey: il cinema di Sofia Coppola”, e con Bietti il saggio “Greta Gerwig: lo sguardo nuovo del cinema femminile“. Insieme a Chiara Guida e Davide Cantire è autrice e conduttrice del podcast “Cinema e…” e dal 2020 lavora in Wildside