Lo abbiamo ricordato diverse volte: a partire dal 15 giugno, come previsto da una recente regolamentazione dell’Unione Europea, gli operatori di telefonia mobile saranno costretti a rimuovere i costi del roaming internazionale. Se fino ad oggi un viaggio all’estero significava spendere ulteriori soldi per avere qualche minuto di chiamate e internet utile alla sopravvivenza, presto potremo usare tranquillamente le soglie del nostro bundle attivo, senza costi aggiuntivi. Una rivoluzione che qualche operatore italiano ha già messo in pratica, pensiamo ad esempio a Wind, Tre, CoopVoce e PosteMobile. I grandi assenti fino ad ora sono TIM e Vodafone, paradossalmente i più grandi, che continuano a fare orecchie da mercante.
TIM inizia a rimuovere i costi di roaming
O almeno Vodafone, perché TIM sembra aver rimosso i costi di roaming in silenzio, o comunque lo sta facendo a tutti gli utenti pian piano, gradualmente. Sono diversi gli utenti che, nelle info del proprio bundle, trovano adesso scritto che le soglie sono valide anche nell’Unione Europea. Il grande operatore sta dunque adeguandosi ai tempi, mentre Vodafone ancora latita impunemente; niente di illecito eh, si ha tempo fino al 15 giugno per abbattere i costi, ma perché non offrire il nuovo servizio agli utenti il prima possibile?
Leggi anche: CoopVoce e PosteMobile tagliano i costi di roaming, anticipando TIM e Vodafone