Un’opera d’arte ad ogni voto contro Theresa May: Banksy rischia di finire nei guai

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Il clima nel Regno Unito è sicuramente pesante nelle ultime ore: oltre ai recenti attentati terroristici, bisogna contare che mancano pochissimi giorni al weekend elettorale, dove la conservatrice Theresa May è praticamente sola contro tutti. La donna si è attirata l’inimicizia anche del misterioso artista Banksy, che per non far eleggere la conservatrice ha lanciato una campagna a dir poco esagerata: un’opera d’arte unica e autografata a chiunque voti contro di lei. Talmente esagerata che dopo poche ore dal lancio lo stesso artista ha dovuto fare un passo indietro, non sarebbe in ogni caso riuscito ad onorare la promessa, ma non è stato solo questo il problema.

Banksy offre opere d’arte “in cambio di voti”

Resta infatti una presa di posizione forte e decisa, quella di votare tutto tranne che il partito conservatore della May. Posizione per cui l’artista rischia una severa condanna: la polizia sta infatti indagando per condizionamento di competizione elettorale e tentata violazione della segretezza di voto, una questione dunque molto seria. Per questo motivo la clamorosa retromarcia: “Ho saputo dalla Commissione Elettorale che la mia offerta avrebbe invalidato il risultato delle elezioni, per questo annullo la mia sfortunata campagna, nata evidentemente sotto una cattiva luce”.

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