I ritratti fotografici di Maria Mulas in mostra a Milano

Dal 1 giugno al 6 settembre, le sale espositive di Palazzo Morando | Costume Moda Immagine ospitano la mostra “OBIETTIVO MILANO. 200 fotoritratti dall’archivio di MARIA MULAS”.

Maria Mulas è una tra le più importanti fotografe italiane riconosciuta a livello internazionale che con la sua macchina fotografica ha saputo immortalare il mondo, dalle architetture ai personaggi dell’entourage artistico e culturale.

200 ritratti di Maria Mulas che raccontano le personalità che hanno vissuto e influenzato Milano

Schiettezza, empatia e verità del soggetto sono i ‘cardini’ su cui si muove la sua ricerca e ampiamente illustrati nella selezione dei 200 ritratti in mostra a Palazzo Morando. Fil rouge dell’esposizione è Milano, la sua intensa storia culturale, la continua trasformazione che si traduce nell’essere costantemente al passo con i tempi: Milano è uno specchio che riflette le tendenze internazionali in ogni ambito della società, dell’innovazione, della ricerca.

Maria Mulas descrive con naturalezza ed empatia i diversi volti di Milano a cui è particolarmente legata, catturando i ritratti di artisti, galleristi, critici, designer, architetti, stilisti, scrittori, editori, giornalisti, registi, attori, intellettuali, imprenditori e amici che con questa città hanno intessuto un particolare rapporto.

Un continuo dialogo tra quotidianità ed eccezionalità, tra realismo e ironia

Sette sezioni scandiscono il percorso espositivo della mostra: la prima, “Coda rossa” con macchina fotografica, accoglie autoritratti e fotografie scattate all’artista dai fratelli Ugo e Mario Mulas e dal pittore e scrittore Emilio Tadini; seguono nelle sale successive i fotoritratti di Amici artistiLa città del designIl mondo della modaLe arti dello spettacoloI borghesi sono gli altri e Scrittori, giornalisti, editori.

Completano la rassegna fotografica disegni, dediche, cartoline, scritti e documenti che testimoniano i profondi legami intessuti da Maria Mulas con le personalità da lei ritratte.

Che si tratti di ritratti posati o di scatti rubati, nelle fotografie di Maria Mulas si legge una spiccata inclinazione a coltivare relazioni e incontri, una complicità con il soggetto che trapela dalle immagini. Nelle opere emerge l’abilità nel cogliere la naturalezza o l’artificiosità, le espressioni, gli atteggiamenti, le abitudini, i caratteri, gli stili di vita, in un continuo dialogo tra quotidianità ed eccezionalità, tra realismo e ironia.

Leggi anche: A Milano una rassegna antologica sull’astista concettuale Vincenzo Agnetti