Si è spento a 91 anni, in una casa di riposo riservata agli attori, dove alloggiava già da un po’ di tempo. Robert Hardy, amatissimo attore britannico, se n’è andato ieri, 3 agosto 2017. Giornata triste per tutti i fan della saga cinematografica di Harry Potter: nella fortunata serie di film, infatti, Robert Hardy interpretò il Ministro della Magia Cornelius Caramell per ben quattro volte.
Robert Hardy: amato dal grande pubblico
I tre figli di Robert Hardy, Emma, Justine e Paul, hanno dato l’annuncio oggi, salutando il loro genitore e definendolo “un fine linguista, un artista raffinato, un amante della musica e un rispettato storico”. Hardy infatti non è stato solo un attore, ma anche un ottimo saggista.
Notevole la sua attività di collezionista: nel corso della sua non breve e serena vita ha messo insieme una quantità di oggetti considerevole. Le sue collezioni sono disparate, ma è stato sull’arco lungo che si concentrò maggiormente. Sull’arco scrisse e pubblicò anche due apprezzatissimo saggi, e in effetti era ritenuto un vero esperto in materia.
Come attore era raffinato e pieno di talento. La sua carriera iniziò in teatro, come per la maggior parte dei grandi attori inglesi. Calcò i più importanti palcoscenici, in particolare lo Shakespeare Memorial Theatre, sulle assi del quali incontrò mostri sacri coma Richard Burton, di cui divenne grande amico, e Laurence Olivier.
Al cinema non ebbe mai ruoli di particolare rilievo, se non proprio quello del Ministro Caramell, che definì più volte “un grande divertimento”. Tuttavia ha preso parte a pellicole di tutto rispetto, come Frankenstein di Mary Shelley, di Kenneth Branagh, Ragione e Sentimento, di Ang Lee, e prima ancora La spia che venne dal freddo, di Martin Ritt.
Il successo di pubblico lo ottenne però grazie alla televisione: Robert Hardy recitò in moltissime serie televisive, tra cui Creature grandi e piccole, che rese il suo ruolo del burbero veterinario Siegfried Farnon amato da tutti. Impersonò per ben cinque volte, e in diversi momenti della sua carriera, Winston Churchill.
Alla Oxford University, dove si laureò, ebbe tra i suoi professori J.R.R. Tolkien e C.S. Lewis. La sua cultura è sempre rimasta vivace ed evidente a chiunque lo conobbe.
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