Marijuana sì, marijuana no. I pareri sulla legalizzazione di questa sostanza sono sempre più discordanti. E se , da diverso tempo, l’utilizzo a scopo terapeutico è stato consentito in alcuni casi, dati gli innegabili benefici della cannabis sull’organismo umano. C’è però anche l’altra faccia della medaglia: la marijuana può avere anche effetti negativi. Ad esempio, uno studio ha rivelato che è anche molto dannosa e che, anzi, triplica il rischio di morte per ipertensione in chi la fuma.
Marijuana: effetti
La maggior parte degli effetti del THC, ovvero il tetraidrocannabinolo, hanno a che fare con il cervello. La sostanza interagisce con i ricettori, in particolare quelli che vengono chiamati “recettori cannabinoidi”. Cosa ci fanno lì? I nostri corpi producono naturalmente sostanze simili al THC, che il corpo usa per alcune funzioni cerelbrali e in fasi di sviluppo. Il THC segue gli effetti che vengono causati da questi processi naturali, ma in maniera amplificata. Uno degli effetti della marijuana più diffusi è quello dell’influenza sulla formazione della memoria. Dato che questo blocco di formazione della memoria può causare il deterioramento cognitivo in età adulta se l’uso di marijuana avviene durante l’adolescenza, nei paesi in cui la marijuana è legale l’uso è comunque vietato ai ragazzi di età inferiore ai 21 anni. Altri effetti della marijuana? Sbilancia l’equilibrio (perché disturba le aree del cervello che ne sono responsabili), può aumentare il rischio di depressione. Inoltre, ansia, paura e diffidenza sono effetti della marijuana piuttosto comuni. Il lato positivo? Fa rilasciare dopamina, crontrolla crisi epilettiche, tratta malattie croniche intestinali, rallenta la progressione dell’Alzheimer, e sembra che alcune sostanze trovate nella Marijuana siano in grado di rallentare o bloccare la diffusione di alcuni tipi di cancro.
Effetti marijuana: alza la pressione arteriosa
Che la marijuana alzasse la pressione arteriosa era già cosa nota. Ora secondo uno studio della Georgia University di Atlanta, negli Stati Uniti, sembrerebbe dimostrato che addirittura tra gli effetti della marijuana ci sarebbe anche questo: l’utilizzo continuo della sostanza porterebbe a tre volte il rischio di morte per ipertensione.
I ricercatori hanno raccolto i dati del National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) e li hanno analizzati concentrandosi sulla fascia d’età dei 20-something, che statisticamente sono quelli che maggiormente fanno utilizzo di marijuana. “Se il suo consumo continua, il rischio aumenta ogni anno di più”, afferma Barbara Yankey, della Georgia State University e autrice della ricerca.
Incrociando i dati ottenuti con quelli relativi alle cause di mortalità relativi all’anno 2011, i ricercatori del suo team hanno avuto la conferma di quanto affermato dallo studio. In Italia Gianluigi Condorelli, direttore del dipartimento cardiovascolare dell’ospedale Humanitas di Milano, ha confermato: “Il consumo di marijuana ha sicuramente un effetto acuto sul sistema cardiovascolare che comporta l’aumento sia della pressione arteriosa che del battito cardiaco (tachicardia), in seguito all’attivazione del sistema nervoso simpatico. Chi è già affetto da malattie cardiovascolari, può pertanto essere soggetto a un maggior rischio di infarto”.
Marijuana: Italia
Anche in Italia è legale:il ministero dell’Agricoltura, infatti, ha certificato ufficialmente che produrre e vendere cannabis light in Italia è legale. Una legge sulla legalità della marijuana in Italia era già in vigore dal gennaio 2017, ma c’erano ancora incertezze su alcuni punti della legge in questione. La cannabis light, ha chiarito il ministero, è legale. In particolare, si tratta di quella ricavata da infiorescenze femminili di Canapa Light Sativa, che sono ricche di cannabidiolo (composto non psicoattivo utilizzato per la marijuana medica), ma povere di THC (che è invece responsabile per gli effetti psicoattivi della cannabis).
Semi di marijuana
Per quanto riguarda i semi di marijuana, si possono comprare semi di cannabis femminizzati, cioè che sono concepiti e selezionati per produrre solo piante femmina. L’Italia è ben fornita di siti che vendono semi di marijuana online: esistono tantissime varietà, sapori diversi, e concentrazioni di cannabidiolo diverse (e nomi particolarmente divertenti).
Pianta marijuana
Le piante di marijuana sono, tecnicamente, piante femminili di canapa (Cannabis). La cannanbis possiede però due generi, maschio e femmina. I maschi vengono usati per essere incrociati con le femmine di altre varietà, così da generare una nuova varietà differente da entrambe le piante genitrici. Esistono tre grandi varietà di cannabis (e quindi di marijuana): sativa, indica, e ruderalis, che si differenziano sia per le dimensioni che per le concentrazioni dei principi attivi (e quindi degli affetti). I preparati a base di cannabis che contengono sostanze psicoattive sono considerate “droghe leggere”, e cioè sostanze psicotrope che non danno dipendenza.
Coltivare marijuana
Ci sono alcune cose da sapere sulla pianta di cannabis. Prima di tutto, la pianta di marijuana ha bisogno di oltre dodici ore di luce ogni 24 ore, e almeno otto ore di luce diretta al giorno (se la coltivate all’interno, la cosa è facilmente regolabile con apposite luci e timer). Per coltivare marijuana bisogna fare attenzione anche al terreno: si prediligono terreni neutri ma ricchi, ma la coltivazione può avvenire anche senza terreno, immergendo le radici direttamente in un mix nutritivo. Inoltre, la cannabis ha bisogno di aria aperta: per coltivare la marijuana al chiuso, bisogna assicurarsi di avere un tubo per aspirare l’aria stantia e una ventola per muovere l’aria. La cannabis ha inoltre notoriamente bisogno di molta acqua: se vivete in una zona nella quale piove tanto, staranno benissimo all’aperto. La cannabis è anche una pianta molto resistente, che riesce a crescere sia in climi caldi che freddi, ma c’è da dire che è meglio comunque evitare gli eccessi, e che 27 gradi è la temperatura ideale per coltivare marijuana.
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Fonti: Ganjanauta, TPI News,