Daniel González: tutti gli hashtag del quartiere milanese di Lambrate

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L’Associazione Made in Lambrate presenta dal 19 settembre al 31 dicembre l’architettura effimera “Imaginary Country” dell’artista Daniel González.
Nei social network la presenza del hashtag suggella l’esistenza del contenuto, poco importa se corrispondente al vero. Un semplice #  ha la capacità di trasformare ogni parola in #realtà #readymade. Proprio a  Lambrate,quartiere milanese,  il rapporto tra social network e realtà si fa più vicino.  La mostra di Daniel González traduce in realtà questa etichettatura virtuale su porzioni di spazio concreto del quartiere di Lambrate.

Daniel González: spazi della città che diventano realtà approvate e condivise

Improvvisamente una piazza, il mare e un grattacielo, diventano realtà approvate e condivise, grazie a parole, impresse a mano su striscioni che attraversano le vie Ventura, Flaminio, Conte Rosso, Oslavia e viale delle Rimembranze. Le parole rappresentano un pensiero possibile e allo stesso tempo astratto di un concetto poetico.

“Imaginary Country” è una architettura semantica realizzata da “pasacalles”, un sistema tradizionale argentino di comunicazione privata sulle strade pubbliche con striscioni dipinti a mano. Il linguaggio stesso ci rivela il carattere di definizione del contesto, in cui l’artista concretizza un immaginario poetico, inconscio o sotteso. Un invito rivolto ai passanti ad immaginare che il proprio quartiere abbia tutto ciò che non possiede ma può desiderare con la propria immaginazione, ovvero la prima vera forma di realtà virtuale ante litteram.

Dopo l’installazione “Homeless Rocket with Chandeliers” del 2007 e le numerose collaborazioni con la Design Week, prosegue la relazione creativa tra l’artista Daniel González e il tessuto urbano di Lambrate, con un progetto fortemente ispirato dall’immaginario collettivo associato al quartiere.

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