Per molti è ancora un tabù, qualcosa di sporco o di innaturale. Per altri è proibito, per molti è la metafora del l’estrema punizione o di una fregatura. Il sesso anale è un argomento delicato, spesso inviso ai più. Lo si utilizza nel gergo volgare per indicare un fastidio, una grave punizione, latrocini, truffe, ecc.
Eppure la pratica del sesso che la Bibbia definisce “contro natura” esiste da sempre in tutto il mondo animale. Alcune specie animali la praticano quando sono in calore e non ci sono femmine nei dintorni. Oggi è spesso vista come un piacere proibito, qualcosa di estremo, da tenere comunque nascosto. Per fare un esempio, sono davvero rarissime due donne che, anche parlando in estrema confidenza, si raccontino di aver praticato del sesso anale, mentre si raccontano senza porsi troppi problemi o scrupoli tutto il resto.
Sesso anale: piacere proibito
Eppure questa pratica è molto più diffusa di quanto non siamo disposti ad ammettere. Per alcuni, come le coppie omosessuali, è l’unico coito praticabile. Per altri, come alcune coppie etero, è una fantasia e resterà per sempre tale.
Oggi gli uomini etero tendono a pensare che la donna sia naturalmente predisposta al sesso anale, in quanto il suo corpo è già solito “accogliere” durante il coito. Niente di più erroneo: “lì dietro” siamo tutti uguali e, anzi l’uomo, per la presenza della prostata, potrebbe persino ricavare più piacere della donna dal sesso anale.
Tuttavia persiste una mentalità machista per cui l’uomo vede minacciata la propria virilità anche se solo consente alla sua partner di avvicinarsi con qualche carezza nella zona dell’orifizio anale. E anche questa è una fissazione che non trova alcun fondamento, né dal punto di vista scientifico, né da quello delle pratiche sessuali. Lasciare che la propria donna penetri l’ano con le dita non vi rende meno uomini o meno eterosessuali, ma soltanto più propensi alla sperimentazione e al gioco erotico.
In una coppia, il sesso anale può essere visto come il piacere proibito, qualcosa di estremo. Fino a qualche decennio fa, il sesso anale era considerato un po’ l’ultima spiaggia, una pratica di inserire all’interno della vita matrimoniale, quando il rapporto si stava deteriorando, per dare una marcia in più in camera da letto. O almeno, questo era l’unico modo per poterlo nominare, vagamente accettato come discorso borderline.
Oggi, invece, l’uomo lo vede come una pratica molto eccitante, che gli dà la sensazione di dominare la donna. La donna, dal canto suo, lo vede ancora spesso con timore, più raramente come desiderio proibito.
Eppure, se si è in due a volerlo, anche il coito anale può essere qualcosa di davvero intimo e coinvolgente, un modo per donarsi completamente l’un l’altra. Si tratta di sesso, e può essere uno dei tanti modi per fare l’amore, se non viene etichettato o visto per forza come un atto di sola libidine.
Sesso anale per la prima volta: come prepararsi
Innanzitutto c’è un concetto da chiarire senza lasciare alcun margine di dubbio. Se decidi di praticare sesso anale, vale la stessa regola del sesso in generale: devi essere tu a volerlo. Non devi minimamente sentirti forzata/o da qualcuno. Né dagli amici che già lo hanno fatto, né dal partner che ti chiede “qualcosa di più”.
Come la famigerata prima volta, il sesso anale può essere qualcosa di estremamente piacevole, ma anche provocarti grandi rimorsi e dispiaceri se non era ancora arrivato il momento giusto per te. Potresti aver bisogno di rifletterci, come potrebbe capitarti di sentire improvvisamente che questo momento è arrivato. L’importante è che a deciderlo sia soltanto tu.
In molti si chiedono se l’orifizio anale vada preparato, per liberarlo da eventuali scorie o residui che potrebbero trovarsi ancora nell’intestino. Sicuramente, la pulizia e l’igiene vanno sempre rispettati ai massimi livelli nel sesso, ma non è così semplice per il sesso anale. Molti consigliano un clistere per preparare la zona. Non è detto però che tu possa prevedere prima quando farai sesso anale (a volte è un impulso del momento) e in ogni caso non è detto nemmeno che il clistere risolva il problema. Le feci possono riformarsi rapidamente.
Quello che dovete entrambi mettere in conto, è che questa è una pratica estremamente intima e che non bisogna aver vergogna di nulla. Ci si potrebbe sporcare nonostante tutte le accortezze precedenti, ma ciò non pregiudicherà il vostro reciproco piacere se state bene l’uno con l’altro. Piccoli, imbarazzanti incidenti capitano (anche se non sempre, questo è certo), ma l’importante è non dar loro peso. Tenete a portata di mano dei kleenex e tutto si risolverà in un attimo.
Penetrazione anale: devo usare il preservativo?
Con il sesso anale solitamente non si rischia una gravidanza indesiderata. Questa tuttavia non è una certezza assoluta. Lo sperma potrebbe fuoriuscire e colare, quindi non pensate di usare il sesso anale come “metodo contraccettivo”. Si riscontrano circa l’8% di casi in cui in questo modo si è avuta una gravidanza indesiderata.
Inoltre la penetrazione anale non vi rende immuni alle malattie sessualmente trasmissibili! La trasmissione di liquidi corporei comporta anche quella dei virus, per cui si consiglia sempre l’utilizzo del preservativo, anche nel sesso anale. Il rischio di contrarre l’HIV è statisticamente più alto.
Infine, esiste un batterio che vive nell’ano, la escherichia coli, che può essere trasportato all’esterno. Per questo non è assolutamente consigliabile passare da una penetrazione anale a una vaginale. Lui potrebbe desiderarlo: nei film porno accade spesso. Ma tu non sei una pornostar, né il sesso fra voi deve assecondare soltanto le sue fantasie, pertanto ti consigliamo di non permetterglielo.
Se passate dalla penetrazione anale a quella vaginale, il preservativo va cambiato. Alcuni ne indossano due, uno sopra l’altro, per non interrompere troppo il rapporto durante il passaggio. Questa è una pratica che ci sentiamo fortemente di sconsigliarti: con l’attrito del lattice i due profilattici possono facilmente lacerarsi e rompersi.
Penetrazione sesso anale: quale lubrificante?
L’ano è un’apertura corporea (orifizio) molto elastica, che però si può controllare solo in parte. Reagisce molto bene agli stimoli, ma non si lubrifica come la vagina, per cui c’è bisogno di un lubrificante apposito, soprattutto se praticate sesso anale per la prima volta.
Molte persone pensano che possa bastare la saliva a lubrificare l’ano, ma anche questo è un mito da sfatare: la saliva asciuga troppo rapidamente e non è sufficiente a garantire una buona lubrificazione della zona. In commercio potete trovare moltissimi tipi di lubrificanti, con una gamma incredibile di prezzi. Ma come orientarsi nella scelta?
Esistono tre tipi di lubrificante:
- Lubrificante idrosolubile. Solitamente è il più indicato. Si può utilizzare anche insieme al preservativo senza timore che questo “scivoli via”. In commercio ne esistono un’infinità di tipi, tra i quali anche quelli “commestibili” (ossia che non presentano controindicazioni se ingeriti) e quelli aromatizzati con varie profumazioni. Un lubrificante idrosolubile può essere applicato generosamente, poiché non presenta controindicazioni. Potrebbe però asciugarsi rapidamente, rendendo necessarie due o tre applicazioni anche durante uno stesso rapporto.
- Lubrificante a base di olio. Ha le stesse funzionalità di quelli idrosolubili, ma a differenza di quelli a base di acqua, non si asciuga troppo in fretta se esposto all’aria. Pertanto non deve essere applicato nuovamente dopo breve tempo. Di contro, però, non è affatto consigliabile utilizzarlo con il preservativo, poiché lo rende molto scivoloso e potrebbe farlo sfilare in momenti poco opportuni.
- Lubrificante a base di silicone. Non presentano grossi svantaggi se non l’odore e il fatto di non essere commestibili. Non si asciugano troppo in fretta e possono essere utilizzati insieme al preservativo. Tuttavia possono macchiare i tessuti (come le lenzuola o gli interni di un’auto, per fare un paio di esempi pratici), pertanto non vengono utilizzati molto soventemente.
Un buon lubrificante può avere anche altre funzioni molto importanti. Per esempio, può contenere piccole dosi di rilassante muscolare, che aiutano l’ano a non contrarsi e a rilasciare la muscolatura, rendendo il tutto più semplice e più piacevole.
A volte alcuni uomini non vogliono usare il lubrificante perché sostengono che non ci sia sufficiente attrito con le pareti anali e che loro, così, non riescono a provare piacere. Ma se è la prima volta che provi la penetrazione anale, non desistere e pretendi un’adeguata lubrificazione. Dopo un po’ di pratica potresti preferire anche tu non usarlo, ma sarà solo una volta che avrai imparato a rilassare per bene le pareti dell’ano e non avrai più paura di provare dolore.
Anilingus: cos’è?
Ora che abbiamo fatto tutte le doverose premesse, passiamo alla pratica, ovvero alla stimolazione dell’ano prima della vera e propria penetrazione anale. Quella dell’anilingus è una pratica che, come accennavamo poco sopra, va bene sia per lui che per lei, ma che pochi uomini lasciano fare alle proprie compagne. Eppure, quando provano, sono in molti a restare sorpresi di quale piacere possa regalare la stimolazione dell’ano e della prostata.
Se ti avvicini all’ano del partner, devi farlo con estrema delicatezza, avendo cura prima di avere le mani pulite e le unghie corte o comunque ben limate. La zona perianale è ricca di terminazioni nervose, pertanto è molto sensibile, ma al contempo anche molto delicata.
Qualche carezza, prima di introdurre le dita, aiuterà il partner a rilassarsi. Se ti accorgi di un irrigidimento, non insistere. Un abbraccio, una carezza, qualunque pratica amorosa che possa aiutare l’altro a rilassarsi sarà d’aiuto.
Oltre alla stimolazione con le dita (o con dei sex toys, che meriterebbero un discorso a parte), esiste quella con la lingua, detta anilingus. Molti la trovano imbarazzante: pensare alla vicinanza della bocca e del naso del partner all’ano può mettere in difficoltà, ma vale sempre il discorso dell’intimità e dell’assoluta mancanza di vergogna se si pratica sesso anale.
Sia lui che lei traggono grande piacere dall’anilingus, che può essere soltanto esterno o addirittura spingersi lievemente all’interno. Ultimamente ha fatto parlare di sé una pratica che sembra addirittura essere un sex trend negli Stati Uniti, ovvero il Rusty Trombone. Al di là del nome esilarante e di poco gusto, si tratta di praticare l’anilingus a un uomo e intanto sollecitare i suoi genitali con le mani. Una pratica assolutamente efficace, che richiede molta intimità, a che regala un indubbio piacere.
Il rapporto anale
Lo abbiamo detto in mille modi: la prima cosa da fare è rilassarsi se si riceve la penetrazione anale. Pensare che ci si sta donando al partner e che la prima volta potrebbe anche fare un po’ male (non è stato forse lo stesso anche per la prima volta che hai fatto sesso vaginale?), ma che rilassandosi tutto sarà improvvisamente bellissimo. L’uomo trae molto piacere dal rapporto anale in quanto le pareti sono più strette rispetto a quelle della vagina, che si dilata con maggiore facilità. La pressione e l’attrito sul pene sono maggiori, pertanto sono in molti a desiderarlo.
Se invece sei tu che devi fare la penetrazione anale per la prima volta, il consiglio è di andarci piano. Non essere irruento e praticala piano e poco alla volta. È l’ingresso il momento più doloroso per il partner (e anche per te, dal momento che il glande è molto sensibile), quindi fai molta attenzione. Se avverti un irrigidimento, fermati un attimo, falle delle carezze, massaggiale la schiena, baciala dietro la nuca… Tutti gesti che la aiuteranno a rilassarsi e ad accoglierti con serenità, oltre che con piacere.
Come fare sesso anale: le posizioni
Le posizioni sono molto importanti per il sesso anale. Molto spesso si preferiscono quelle “da dietro” perché sono più semplici. Va benissimo, purché non le rendiate impersonali. Guardarsi negli occhi mentre si fa sesso rende tutto più coinvolgente e, in un certo senso, anche più dolce. Non guardarsi mai lo rende invece un atto quasi impersonale.
Vediamo insieme quali sono le posizioni più praticate per la penetrazione anale.
- La “pecorina”. È la classica posizione a quattro zampe in cui la donna è inginocchiata sul letto, sul pavimento o su un altro supporto, poggia il peso sulle mani, e l’uomo la prende da dietro anche lui in ginocchio. Naturalmente non si usa soltanto per il sesso anale ed esiste la variante in piedi, in cui lei è china su un tavolo o su un altro punto d’appoggio. Nonostante nell’immaginario comune questa sia la posizione più conosciuta e quella che tutti immaginano pensando al sesso anale, è piuttosto “forte” per chi lo fa per la prima volta. La penetrazione anale è completa, piena, e in questa posizione può essere anche poderosa. Certo, dopo un paio di volte sarà irrinunciabile, ma vi sconsigliamo di iniziare a fare pratica da qui.
- La variante del missionario. La donna è distesa sulla schiena, l’uomo è sopra di lei. La variante consiste nel sollevarle le gambe per poter penetrare agevolmente l’ano. Anche con questa posizione, la penetrazione è piena e potrebbe essere un po’ irruenta. Da non sottovalutare però il vantaggio di essere faccia a faccia, così da potersi guardare e baciare.
- A pancia in giù. La donna è distesa a pancia in giù e l’uomo è sopra di lei, per poterla penetrare da dietro. Questa è certamente una posizione più intima e consigliabile per chi pratica il sesso anale per la prima volta. Il contatto fisico è totale, ma l’uomo ha lo stesso la sensazione di dominare la sua donna. Allo stesso tempo, ci si può baciare, guardare, sussurrare frasi rassicuranti o romantiche nell’orecchio. Dal momento che siete entrambi distesi, non vi occorre il supporto delle mani, che possono quindi stringersi, intrecciarsi o venire utilizzate per carezze o altre stimolazioni erotiche.
- La posizione del risveglio. Viene chiamata così perché è molto consigliabile al mattino, appena svegli, dal momento che anatomicamente regala delle gioie quando il corpo non è si ancora del tutto attivato. La donna è stesa su un fianco e l’uomo fa lo stesso, ma dietro di lei, per poterla penetrare. Questa è una posizione che può essere molto tenera, dal momento che entrambi possono abbracciarsi, toccarsi, carezzarsi. Può diventare più ardita se la donna alza la gamba opposta al fianco su cui è poggiata e la intreccia con le gambe di lui oppure la tiene in su.
- L’amazzone straniera. In questa posizione è l’uomo a essere disteso sulla schiena e la donna sta sopra di lui. Può rivolgergli la faccia oppure dargli le spalle. In entrambe le soluzioni, l’uomo è incentivato a guardare e a godersi tutta la visione della penetrazione, il che lo eccita solitamente moltissimo. La donna, con il peso sulle ginocchia o sui piedi se tiene le gambe rannicchiate, domina completamente il suo uomo. Questa posizione, sebbene possa essere considerata piuttosto sfrontata per una neofita, è ottima se si pratica il sesso anale per la prima volta, in quanto la donna può dosare la profondità della penetrazione e guidare il rapporto anale, anche nel ritmo.
Orgasmo anale: esiste davvero?
Probabilmente ti stai chiedendo se puoi venire tramite la penetrazione anale. Abbiamo già spiegato come negli uomini la stimolazione della prostata può portare un intenso piacere. Molto spesso, queste sollecitazioni fanno sì che l’uomo raggiunga l’orgasmo, anche molto forte.
Nella donna non esiste un vero e proprio orgasmo anale. Tuttavia, soprattutto dopo un po’ di volte che la pratichi, potresti renderti conto che questa penetrazione piace tanto anche a te da eccitarti fino a raggiungere un orgasmo. Il piacere che si prova con la penetrazione anale è diverso da quello che si ha con la penetrazione vaginale. A molte donne però piace allo stesso modo se non di più, soprattutto quando sentono di essere molto coinvolte con il partner.
La penetrazione anale è qualcosa che funziona se ci si lascia completamente andare. Pertanto alcune donne perdono davvero la testa quando hanno un rapporto anale. Se poi il partner, durante la penetrazione anale, è così bravo da non trascurare il piacere della sua lei e si diletta anche nella stimolazione manuale del clitoride, allora il piacere della donna è massimo e può arrivare a raggiungere orgasmi molto forti e lunghi, o addirittura orgasmi multipli.
Usare i muscoli durante un rapporto anale
Non ti stiamo spronando a provare del sesso estremo, bensì ti stiamo consigliando di usare la muscolatura vaginale durante il rapporto anale per aumentare il tuo piacere. Proprio come per la penetrazione anale, gli esercizi di Kegel aumentano il piacere se “alleni” la zona regolarmente. Rilascia e contrai i muscoli dell’ano, come se sentissi il bisogno di andare in bagno. Non temere e funzionerà alla grande.
Sesso anale: cosa succede dopo?
Come ti abbiamo anticipato, potreste sporcarvi un pochino durante un rapporto anale. Questo non deve essere un problema, eppure tutti si focalizzano soprattutto su questo punto. Una volta passato quel breve momento, cosa succede?
Se non avete usato il preservativo, sappi che lo sperma può colare fuori. Non solo c’è il rischio di sporcare i tessuti, ma anche che un po’ di sperma scivoli all’interno della vagina, dove non deve, quindi fai attenzione. Se ti alzi in piedi, usa un fazzoletto o della carta assorbente.
Probabilmente avrete entrambi voglia di lavarvi, soprattutto se lo fate per la prima volta. Non c’è problema: se vi fa sentire meglio, potrete coccolarvi subito dopo, più rilassati e comodi. Se lo fate fuori casa, magari in auto, ricordati di portare con te delle salviettine umidificate.
Subito dopo la penetrazione anale, potesti sentire l’impulso di andare in bagno. Fallo pure. Non sono gas intestinali, ma semplice aria che è entrata durante “l’attività” e che ora necessita di uscire.
Nelle ore successive, o il giorno seguente, potrebbe capitarti di sentire le pareti anali un po’ indolenzite. Non temere: è tutto normale. L’ano ha ricevuto delle sollecitazioni a cui non era abituato. Se il fastidio è forte, lava la zona con del bicarbonato di sodio o con dell’amido.
Se nonostante tutti questi consigli, e nonostante tu lo abbia desiderato davvero, ti accorgi che il sesso anale per te non è stato per niente piacevole, allora non rifarlo. Cerca solo di capire se ciò è dovuto al dolore (e allora sappi che già dalla seconda volta sarà di meno e poi sparirà lasciando posto soltanto al piacere) o al modo in cui ti fa sentire. Se non stai a posto con te stessa, non fa per te. Al contrario, se hai provato questa esperienza inebriante, coinvolgente, o addirittura romantica, sei pronta a vivere la tua sessualità appieno.
Leggi anche: Giochi erotici – come rompere la routine nella coppia