5 sezioni per scoprire il lavoro di Kuniyoshi
La mostra, dal titolo Kuniyoshi. Il visionario del mondo fluttuante, indaga la produzione di Kuniyoshi nella sua interezza, evidenziando la strabiliante capacità tecnica e inventiva di questo maestro visionario grazie ad una selezione di 165 silografie policrome, tutte provenienti dal Giappone.
La mostra è articolata in 5 sezioni tematiche: “Beltà”; “Paesaggi”; “Eroi e guerrieri”, con una speciale sotto sezione (“Eroi Suikoden”) dedicata ai 108 eroi Suikoden; “Animali e parodie” e “Gatti”. Questa ultima dedicata alla passione forse più grande di Kuniyoshi, per la quale moltissime persone lo conoscono, e che, insieme agli eroi, costantemente presenti in tutta la sua opera, è uno dei temi che rendono la sua personalità ancora più misteriosa ed eccentrica.
La fama di Kuniyoshi è fondamentalmente legata alla serie di silografie policrome che illustrano i 108 eroi del romanzo Suikoden (pubblicato in italiano con il titolo I briganti), divenuto un vero e proprio best seller in Cina e in Giappone alla fine del Settecento. Stampe in cui si ritrovano le avventure di una banda di briganti che si muovono a difesa del popolo stremato dalle ingiustizie e dalla corruzione governativa: personalità violente, potenti, armati, dai corpi muscolosi e coperti di tatuaggi che oggi ispirano manga, anime, tatuatori e disegnatori a livello internazionale. Ed è proprio con Kuniyoshi, formatosi sotto il maestro Utagawa Toyokuni, che si afferma il genere delle stampe di guerrieri (mushae).
Immagini sono fantasiose, barocche, ricche di colori e densi di particolari minuti
Kuniyoshi è spesso associato anche a giochi illusionistici, fatti di ombre e di figure composite alla maniera di Arcimboldo, ovvero figure inserite in altre figure, e parodie di storie e battaglie con protagonisti animali, oggetti, dolci, cibi. Opere ironiche e umoristiche che giocano sui sentimenti e le emozioni come nessun altro artista ha saputo fare prima di lui.
Le sue immagini sono fantasiose, barocche, ricche di colori e densi di particolari minuti. I suoi personaggi sono imponenti, le azioni roboanti e occupano tutta la superficie illustrata: sia essa nel classico formato rettangolare, o in quello di un ventaglio rotondo (uchiwa) o che si tratti del più grande formato del trittico, da lui prediletto al punto di arrivare all’esattico.
L’abilità e la curiosità di Kuniyoshi lo portano a importanti novità in campo tecnico: attingendo a piene mani dalla pittura occidentale, arriva a imitare la resa dell’incisione da lastra di rame anziché da matrice in legno, distinguendosi così dai maestri del paesaggio Hiroshige e Hokusai. La sua è stata una figura poliedrica e intrigante, sia per la varietà dei soggetti, sia per la ricchezza della tecnica, che ha dato vita a una scuola portata avanti per generazioni anche dopo di lui.