È una malattia che si prende soprattutto d’estate, o forse ci facciamo semplicemente più caso. Palestre, luoghi pubblici con poca igiene, un microclima che favorisce la formazione di funghi: queste sono alcune delle cause della onicomicosi.
Ne abbiamo un’idea durante la bella stagione perché non si può nascondere dentro le scarpe. E allora ecco che si fa subito caso a chi presenta quelle brutte unghie, soprattutto dei piedi, gialle e spesse, che danno una sensazione di poco pulito. In realtà l’onicomicosi, come tutti i funghi, può contagiare anche persone che curano la propria igiene, magari per una disattenzione o per una lieve negligenza.
Cos’è la onicomicosi
Ma cosa è davvero la onicomicosi e quando non è qualcos’altro (come per esempio una semplice dermatite)? Si tratta di una onicopatia, ossia una malattia della lamina ungueale, comunemente detta unghia. È causata dall’azione di alcuni funghi patogeni, principalmente il Trichophyton rubrum e il Trichophyton mentagrophytes. Solitamente sono funghi appartenenti al gruppo dei dermatofiti a far sopraggiungere questa infezione, ma anche lieviti e muffe possono farla manifestare.
La onicomicosi si manifesta soprattutto nell’età adulta e si presenta all’inizio con delle macchie bianche o gialle sulla lamina ungueale. Per essere certi che si tratti proprio di questo fungo e non di un’altra patologia, bisogna fare delle analisi specifiche, recandosi come prima cosa da un dermatologo.
Di solito i funghi sono microorganismi che vengono tenuti a bada dal nostro sistema immunitario, ma un periodo di stress, la frequentazione di un ambiente caldo-umido (come per esempio una piscina) o il semplice contatto possono portare a uno squilibrio. Anche l’essersi sottoposti a una terapia antibiotica può abbassare le normali difese immunitarie del nostro corpo lasciando “vincere” i funghi in un determinato periodo.
Come tutti i funghi, anche la onicomicosi tende a ripresentarsi nel tempo. Tuttavia, con una corretta terapia, si può bloccare e fare in modo che non torni di frequente. Bisogna poi fare attenzione alla autoinoculazione, cioè il contatto per vicinanza, per cui la onicomicosi può attaccarsi da un’unghia all’altra.
Perché la onicomicosi viene al dito alluce
Ti sarà capitato di notare una onicomicosi soprattutto sul dito alluce delle persone. Ma questa onicopatia può attaccare tutte le unghie, anche quelle delle mani. La cosa accade con meno frequenza perché la circolazione nelle dita dei piedi è più lenta. L’unghia del dito alluce è più grande e visibile, e se subisce un ispessimento da onicomicosi si nota semplicemente di più.
Come si prende la onicomicosi
Alcuni comportamenti sono più a rischio di altri quando si tratta di funghi. A volte basta semplicemente indossare sempre le stesse scarpe, per tutto il giorno, all’interno delle quali il piede suda e si crea una sorta di microclima che favorisce la formazione delle micosi. Se si è costretti, ad esempio per lavoro, a questo comportamento, sarà importantissima l’igiene serale del piede.
Altre cause possono essere l’età avanzata, la circolazione lenta, delle piccole lesioni intorno all’unghia attraverso le quali funghi e batteri possono penetrare nell’organismo, una predisposizione familiare o malattie come la psoriasi. Anche altre patologie più gravi, come il piede d’atleta e il diabete possono renderci particolarmente soggetti alla onicomicosi. In generale, gli uomini sono più soggetti delle donne al contagio.
Di solito questa infezione non è pericolosa, ma causa molti fastidi e può essere contagiosa. Unghie friabili che perdono i pezzi, dolore causato dalla pressione e l’ispessimento, degenerazione in onicolisi (l’unghia si stacca completamente dal letto ungueale) sono solo alcuni dei disagi. Al sopraggiungere dei primi sintomi, quindi, è meglio recarsi dal medico di famiglia che saprà consigliare un farmaco di automedicazione o, se necessaria, una visita specialistica.
Smalto e pedicure sulla onicomicosi?
Per una donna, soprattutto giovane e in estate, l’istinto è quello di coprire la onicomicosi per poter indossare i sandali. Correre dall’estetista a farsi fare un pedicure e nascondere la brutta unghia dell’alluce sotto due passate di smalto colorato. Niente di più sbagliato! Senza contare che il fungo può attaccarsi al pennello della tua boccetta di smalto e potresti quindi autoinoculartela di nuovo.
Gli unici “smalti” da applicare sulla onicomicosi sono quei prodotti curativi che si applicano con un pennellino, proprio come lo smalto cosmetico. Bisogna pazientemente attendere la guarigione prima di procedere alla solita pedicure.
Onicomicosi, cura e trattamento
Esistono oggi in commercio moltissimi prodotti per il trattamento e la cura della onicomicosi. Il più semplice da usare è senza dubbio il succitato farmaco in forma di smalto. Si stende su tutta l’unghia secondo quanto indicato nel foglietto illustrativo, non unge, non ha odore forte ed è trasparente.
La posologia comprende solitamente i farmaci topici, ossia dei medicinali che vanno applicati direttamente sulla zona da curare e non ingeriti per bocca o somministrati in altro modo. Molto diffuse sono anche le creme antimicotiche. Se indossi spesso lo stesso paio di scarpe, però, sarà bene evitare che il contagio torni proprio da lì. Puoi acquistare dei prodotti in spray che combinano la cura: vanno spruzzati sia sull’unghia che nella scarpa, curando la onicomicosi e prevenendone il ritorno.
Dopo aver curato la onicomicosi, non è detto che l’unghia torni come prima. Anzi nel 20-40% dei casi questo non accade. Naturalmente si tratta di onicomicosi in stadio avanzato: se ai primi sintomi si corre subito ai ripari, l’unghia torna presto in salute. Altre volte bisogna avere molta pazienza e costanza: potrebbe volerci anche un anno perché l’unghia torni ad avere un aspetto completamente sano.
I rimedi naturali per la onicomicosi
Sei una persona propensa ai rimedi naturali e green? Sappi che per curare, ma soprattutto per prevenire la micosi alle unghie ne esistono di molto efficaci. Primo fra tutti il tea tree oil, l’olio essenziale ricavato dalla Melaleuca alternifolia e molto conosciuto per le sue molte proprietà. Puoi aggiungerne 2-3 gocce al tuo bagnoschiuma o nell’acqua del pediluvio per prevenire, se frequenti palestre o piscine. Nel caso di micosi, invece, applica e massaggia lo stesso quantitativo, puro, direttamente sull’unghia.
Lo stesso si può fare con l’olio di lavanda, direttamente sull’unghia o, a scopo preventivo, sciolto in un catino d’acqua calda con un paio di cucchiai di bicarbonato di sodio, anch’esso ottimo per prevenire i funghi. Nel pediluvio si può mettere anche l’aceto bianco, disinfettante naturale, oppure si possono fare i classici pediluvi di acqua e sale.
Infine anche l’origano e i chiodi di garofano hanno ottime proprietà antifungine, ma non basta certo aggiungerli a ciò che mangiamo. Vanno utilizzati sempre sotto forma di oli essenziali, potenti e concentrati, e applicati secondo le indicazioni di un bravo medico erborista.
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