Orchidea: come curarla in casa

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Decorare la casa con piante e fiori è da sempre indice di un ambiente di classe. Sopra ogni altro fiore da interno, la orchidea regala un tocco sofisticato al salotto o a qualunque altro ambiente. Negli ultimi anni, questo fiore è diventato davvero molto diffuso nelle case e persino nelle sale d’aspetto di uffici, studi medici, parrucchieri e saloni di bellezza…

Quello che molte persone ignorano è che non è semplice prendersi cura dell’orchidea: queste piante, soprattutto in inverno, subiscono forti escursioni termiche e ricevono meno luce solare. L’orchidea invece deve essere esposta al sole molte ore al giorno ed essere posizionata in un punto sufficientemente lontano dai caloriferi.

Un film che è metafora: Orchidea selvaggia

L’orchidea è celebrata nel titolo di uno dei film più famosi con Michey Rourke: Orchidea selvaggia. In realtà non ci sono questi fiori nel film, ma il termine orchidea è usato nell’accezione metaforica che indica la passione femminile. Infatti questo film, dalle forti connotazioni erotiche, racconta proprio di una passione travolgente.

Orchidea selvaggia contribuì a fortificare il mito di Rourke come uno degli uomini più sensuale degli anni ’80 e ’90, ma gli valse una nomination come peggior interprete dell’anno. Lui e la giovane modella Carré Otis (anche lei nominata come peggiore nuova attrice) iniziarono sul set una relazione che continuò anche nella vita privata, fino alle nozze.

Orchidea nel linguaggio dei fiori: significato

Il significato dell’orchidea nel linguaggio dei fiori è proprio questo: l’amore intenso e la passione. Da sempre simbolo anche di eleganza, raffinatezza e armonia, è un fiore che si può regalare a una persona che già sappiamo ricambiare il nostro amore. Se donata a una donna, indica ammirazione totale.

In Oriente, diversamente, indica la purezza dei bambini. In Occidente invece è vista da secoli come potente afrodisiaco, tanto che veniva utilizzata per preparare pozioni d’amore o contro la sterilità. Per questo è associata spesso con la sensualità.

orchidea blu

Orchidea blu

Diverso è il significato dell’orchidea blu, considerata sin dai tempi più antichi il simbolo della perfezione assoluta. Questo particolare tipo di orchidea si chiama vanda coerulea, un nome indiano che significa anche “gradita per la fragranza, la forma e il colore”. È una sempreverde, non difficile da trovare, ma complicata da gestire.

Orchidea: come curarla

E veniamo alla cura casalinga delle orchidee. Innanzitutto vanno esposte a sud, in modo che possano ricevere più sole, lontano da caloriferi e da condizionatori d’aria. La pianta va annaffiata poco e spesso: le sue radici tendono a marcire con gran facilità e, allo stesso tempo, hanno bisogno continuamente di acqua.

Non si deve usare l’annaffiatoio per una orchidea: l’acqua va vaporizzata sulla pianta. Per capire quanto bisogna annaffiare, basta toccare la terra: se è già umida, meglio aspettare che si asciughi. L’acqua di rubinetto, o in generale l’acqua piena di calcare, è veleno per l’orchidea. Bisogna usare un’acqua neutra (con PH 7) o leggermente acida.

Inoltre le foglie vanno sempre tenute pulite, semplicemente spolverandole con un panno di cotone. La polvere infatti ostruisce le foglie e ne rallenta la fotosintesi. In questo caso, l’orchidea diventa soggetta a un gran numero di malattie. I parassiti vanno tenuti lontani dalla pianta con molta attenzione.

Cura dell’orchidea: malattie comuni

Ecco come accorgersi se le foglie della nostra orchidea sono soggette a qualche problema:

  • Sono ingiallite. L’orchidea riceve un irraggiamento solare troppo forte. Basterà spostarla poco più distante dalla finestra.
  • Crescono in modo disordinato. Si sta usando acqua troppo calcarea. Va sostituita con acqua più dolce e va anche aggiunto un concime ricco di ferro.
  • Si accartocciano o non germogliano. La luce in questo caso è troppo poca. Servirà spostare l’orchidea più vicino al sole.
  • Sono macchiate. La temperatura a cui è soggetta l’orchidea è troppo bassa. Bisogna tenerla al caldo.

Accorgimenti per curare le orchidee in casa

Qualche piccolo accorgimento in più renderà l’orchidea coltivata in casa ancora più bella e rigogliosa. Innanzitutto, anche se va bene qualunque vaso, anche in terracotta, un vaso dalle pareti trasparenti sarà la scelta migliore: anche le radici dell’orchidea hanno bisogno di essere esposte alla luce solare. Anch’esse, infatti, svolgono la fotosintesi. Inoltre un vaso trasparente consentirà di controllare eventuali radice marce o troppo secche.

I fiori appassiti non vanno tagliati via dall’orchidea: devono restare lì fino a che non cadranno da soli. Nella fase di vegetazione, l’orchidea in casa va aiutata con un concime. Il più semplice da usare per la loro cura è quello in fiale: basta togliere il tappo e inserire la fiala nella terra. La pianta lo assorbirà nei tempi necessari. Esistono dei concimi specifici per l’orchidea.

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orchidea phalenopsis

Orchidea Phalenopsis: caratteristiche e cura

L’orchidea phalenopsis è la più coltivata in Italia, e anche la più conosciuta. È detta anche “orchidea farfalla” per la somiglianza nella forma dei fiori al bellissimo insetto. Infatti anche il suo nome deriva dal greco e si compone di due parti: phalaen (farfalla) e opsis (simile a).

La cura di questo tipo di orchidea non è molto diversa dalle altre. Per prima cosa non deve mai subire temperature inferiori ai 20°, ma mai maggiori ai 28°. Anche il tasso di umidità è importante: si possono raggiungere anche valori oltre il 65 e il 70% di umidità.

Come le altre, anche l’orchidea phalenopsis ha bisogno di sole ed esposizione a sud. L’acqua utilizzata deve essere demineralizzata e a maggior ragione, rispetto alle altre, ci vorrebbe il vaso trasparente. Infatti le radici dell’orchidea phalenopsis cambiano colore, dal verde al grigio, quando si asciugano.

Si può scegliere se avere fiori di orchidea più grandi o più piccoli con un semplice accorgimento nella potatura. I fiori appassiti vanno lasciati cadere da soli, ma una volta terminata completamente la fioritura, sarà possibile tagliare gli steli floreali al di sotto dell’ultimo nodo che precede il primo fiore oppure eliminare completamente lo stelo. Se lo stelo viene tagliato via completamente, la pianta ricomincerà a ramificare sul vecchio stelo, ma produrrà fiori in quantità maggiore, più piccoli dei precedenti.

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