Scandalo Weinstein: scoperta una rete di spie che copriva il produttore

Lo scandalo Weinstein a Los Angeles ha scoperchiato un vaso di Pandora di dimensioni bibliche, con molestie sessuali e abusi di potere andati avanti per oltre trent’anni. Ma com’è possibile che il produttore della Weinstein Company, ora licenziato, sia riuscito a tenere sotto segreto decine e decine di racconti? In realtà si è scoperto che dietro di lui operava una vera e propria rete di spie che lavorava per tenere tutto sotto silenzio, che controllava ogni mossa delle donne coinvolte, e in casi estremi arrivava ad un segreto accordo in denaro per insabbiare tutto.

Una rete di spie al servizio di Harvey Weinstein

Il magnate copriva di denaro avvocati corrotti, ex agenti dei servizi segreti, insomma una vera rete professionale dedita ad evitare qualsiasi scandalo. Ora che tutto è saltato fuori, sono 93 le donne che hanno raccontato di essere state in qualche modo molestate da Harvey Weinstein, 14 delle quali sarebbero state addirittura stuprate. Gli investigatori sotto copertura si fingevano spesso giornalisti per far parlare le donne e trovare un accordo sotto banco, Weinstein era solitamente chiamato Mister X o Il Cliente Finale, insomma una storia degna della stessa Hollywood.

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Aurelio Vindigni Ricca
Aurelio Vindigni Ricca
Fotografo e redattore freelance, esperto di cinema e videogiochi, così come di tecnologia in genere. Caporedattore di Cinefilos Games e direttore editoriale di Vertigo24, oltre Lifestar.