Vinicio Capossela: in-sanità live su Sky Arte

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Sky Arte HD festeggia la vigilia dell’Epifania regalando ai suoi spettatori un inedito concerto di Vinicio Capossela.

Venerdì 5 gennaio alle ore 21.15 il canale trasmetterà In-Sanità, il concerto che Vinicio Capossela ha realizzato il 7 maggio nella serata conclusiva del primo Festival di Sky Arte a Napoli, nella Basilica di Santa Maria della Sanità, emblema della rigenerazione del territorio.

Una performance inedita dedicata ai molteplici volti di Napoli, in cui Capossela ha proposto al pubblico i suoi brani più noti ma anche molti altri ispirati alla tradizione popolare.

La location è un gioiello in cui Capossela e i cantori del Miserere dell’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso di Sessa Aurunca si incastonano perfettamente. Il palco del concerto è sistemato sull’altare della chiesa in un limbo tra il mondo in superficie e quello del sottosuolo delle catacombe. È su questi aspetti, tra il sacro e il profano, la tradizione e l’esoterismo che Vinicio Capossela si muove a suo agio, giocando con le sue liriche, arricchite dalle note di archi e percussioni, e propone al pubblico i suoi brani più noti.

Il concerto prende il via con Capossela che sale in palcoscenico indossando una camicia di forza. Continua cantando e suonando il clavicembalo, calzando gli stivaloni neri e cambiando giacche di continuo, indossando il colbacco, uniformi militari e una parrucca con i boccoli bianchi. Si viaggia sulla scia del Barocco, con un Miserere iniziale e musiche della tradizione partenopea e non solo, mescolate anche a brani tratti dai suoi album, come L’acqua chiara alla fontana eMaddalena la Castellana, Villanella ch’all’acqua vai. C’è l’immancabile omaggio al suo maestro Matteo Salvatore con ilLamento dei mendicanti che anticipa un altro pezzo tratto dall’ultimo lavoro del cantante L’angelo della luce fino ad arrivare a l Marinai, profeti e balene, album da cui estrae Le Pleiadi, Madonna delle conchiglie e Sirene, intervallate da Santissima dei naufragati.

Non mancano momenti in cui il pubblico canta a memoria canzoni come Con una rosa, Ovunque proteggi e una versione di L’uomo vivo (Inno alla gioia) in cui è stato accompagnato dalla ScalzaBanda, la banda musicale di bambine e bambini del quartiere Montesanto.

Finisce il concerto In-Sanità con una piccola processione che dal palco attraversa la navata centrale della Basilica, giunge in piazza dove ad attenderlo c’è un folla plaudente che ha assistito al concerto in piazza attraverso la proiezione sui muri esterni.

 

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