Borsette O Bag: quello che non sai sulle borse made in Italy

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O Bag è il brand che nasce dal successo delle borse personalizzabili in materiale Eva. Presente sul mercato come leader nella customizzazione combinata all’utilizzo di materiali innovativi, tutti gli articoli sono pensati per essere composti con accessori abbinabili e intercambiabili tra di loro per combinazioni tutte diverse, adatte a soddisfare anche i gusti più difficili.

Borse O bag

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Le borse O bag nascono dall’incontro tra la funzionalità del design e un’estetica contemporanea, tra la promozione di materiali all’avanguardia, forme essenziali e la forza del colore. I materiali superleggeri che vengono combinati tra loro e che derivano da lavorazioni industriali, come il materiale Eva e il silicone, rappresentano un nuovo approccio al design. Prodotti innovativi ed unici che nascono dalla stretta collaborazione tra il team creativo di Padova e lo studio di architettura e design Laboratorio.Quattro, dando vita ad una qualità assolutamente made in Italy. Le borse O bag ruotano attorno al concept O, che assume tre significati: One (unico), Own (proprio) e Original (originale). Una O, rappresentata graficamente da un punto. Le O bag nascono nel 2011, quando Full Spot (l’azienda padovana proprietaria del marchio O bag) ha iniziato a fabbricare le borse: sono tutte in gomma Eva (etilene vinil acetato) una tipologia di gomma iniettata ed espansa, estremamente leggera, resistente e lavabile e mantengono l’idea centrale, ovvero quella di personalizzarle il più possibile con componenti e accessori sostituibili.

O bag: borse Milano

L’azienda O bag ha sede a Padova ed entra nel 2009 nel mercato del fashion design internazionale. Di fatto, la prima vetrina che ha lanciato il marchio è stata il Salone del Mobile di Milano nel 2010, quando presentarono gli O clock, che ha decretato il successo del brand, arrivando poi a partecipare a diverse fiere internazionali come il Who’s Next di Parigi, il Bread&Butter di Berlino, e poi Tokyo, Las Vegas e Sidney. Sette anni dopo, O bag ritorna a Milano, questa volta al Fuorisalone del 2017, esplorando nuovi territori, come l’home decor, grazie ad una fluida contaminazione tra design e moda.
Inoltre, Laboratorio.Quattro è lo studio milanese di design e architettura che elabora molti progetti firmati O Bag ed è socio della Full Spot.

Borsette O bag: prezzi

Le borse e borsette O bag sono tutte personalizzabili, scegliendo colori, scocca, sacca interna, manici e accessori vari, che cambiano in base alla stagione. Sia i pezzi singoli che le borse personalizzabili in tutti e per tutto, si possono trovare sul sito ufficiale O bag. A seconda delle composizioni (pressoché infinite) si sale di prezzo: ad esempio la scocca esterna base costa sui 38 euro, se si aggiungono dei semplici manici si arriva a 63 euro. Se a queste si assemblano una sacca interna basic e un bordo in tessuto, il prezzo sale fino a 113 euro circa. A voler ben guardare, i prezzi non sono nemmeno troppo alti se si pensa al prodotto di qualità ed esclusivamente Made in Italy che si andrà poi acquistare, senza dimenticare la facilità di mantenimento e pulizia del prodotto e la praticità di poter cambiare quelle parti di borsa che magari non piacciono più o si sono usurate con il tempo.

Borse O bag per il mondo

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Presente con più di 200 negozi in Italia e con 195 store per 50 paesi del mondo, l’azienda è dinamica e molto attenta e sensibile all’evoluzione dei gusti e alle diverse esigenze del pubblico ormai diventato internazionale. Il lavoro di sviluppo retail in Italia e all’estero è in continua espansione, con obiettivi che riguardano soprattutto la Cina, l’Arabia Saudita e il Messico. Investimenti che riguardano anche la logistica, l’e-commerce e una strategia di comunicazione che riguardano i social network.
Un impero di plastica, si potrebbe dire, nato tutto da un orologio e che ora si estende anche a occhiali, portafogli, calzature e home. Un prodotto forte, quello O, che ha fatto capolino in negozi dedicati nel 2010 a Venezia, la prima vera vetrina, seguendo poi il progetto di aprire dei negozi monomarca in zone molto trafficate, piuttosto che puntare sulla pubblicità. Da qui, è nato il progetto Grandi Stazioni: in quasi tutte le stazioni centrali d’Italia è possibile trovare un punto vendita O bag.

Non chiamatele O’bag

Le borse O bag sono state lanciate nel nostro Paese sotto l’ala dello scetticismo. L’Italia è patria della pelletteria e realizzare una posta in plastica ha suscitato i suoi scalpori. Ma date le circostante di personalizzazione estrema, O bag ha raggiunto quasi immediatamente una grande fetta di pubblico ad oggi ancora in continua espansione, grazie anche alla presenza e possibile aggiunta di materiali fashion, come la lana, diversi tessuti e la pelliccia (che da un paio di anni viene venduta solo nella composizione sintetica e non più di animale). A questo, si aggiunge il rinnovamento continuo di assortimenti e vetrine e la produzione e promozione di materiali, colori e forme sempre diverse, dando vita a delle vere e proprie collezioni autunno/inverno e primavera/estate.  Michele Zanella, direttore generale dell’azienda, ha creduto nelle proprie idee, ha investito, ha affrontato tante difficoltà e perplessità, dando vita a un prodotto e a un marchio intuitivo, con materiali industriali di primissima scelta e qualità: un prodotto facile, innovativo, componibile, personalizzabile all’infinito e anche ecologico. O bag rinnova di volta in volta delle iniziative che riguardano proprio il settore dell’ecologia, soprattutto circa scocche e manici: dagli sconti se si consegna in negozio la scocca che si vuole cambiare, al riciclo della stessa per creare semplici giochi per bambini.

Fonti: O bag, repubblica.it, millionaire.it

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