Dal 28 settembre al 24 novembre il CMC – Centro Culturale di Milano ospita una rassegna dedicata ad Achille Funi (Ferrara, 1890-Appiano Gentile, CO, 1972).
La mostra, curata in collaborazione con l’Archivio Funi, presenta trenta opere, tra cui alcune inedite, dell’artista ferrarese, dagli esordi futuristi, fino alla moderna classicità di “Novecento”, movimento di cui è stato tra i fondatori con Mario Sironi.
Accanto alle tele di Funi una selezione di lavori dei sei compagni del gruppo originario del “Novecento” milanese, da Mario Sironi a Anselmo Bucci, Piero Marussig, Leonardo Dudreville, Ubaldo Oppi, Gian Emilio Malerba, accostati a quelli di Carlo Carrà, Arturo Tosi, Alberto Salietti, Pompeo Borra, Raffaele de Grada, amici e sodali di Funi nell’avventura novecentista.
Achille Funi e gli amici pittori di “Novecento”. Opere storiche, ritrovamenti e inediti
La mostra, dal titolo Achille Funi e gli amici pittori di “Novecento”. Opere storiche, ritrovamenti e inediti, si apre con una sezione che raccoglie dipinti realizzati da Achille Funi tra il 1911 e il 1940. Accanto a noti capolavori come Giovinetta (Margherita) 1913, Marinetti. Lussuria Velocità 1914-1920, Autoritratto con brocca blu 1920, Una persona e due età 1924, si potranno ammirare alcuni inediti recuperati attraverso la catalogazione di archivio, tra cui Paesaggio (1912), Motociclista (1914), una veduta secessionistica Valdoltra (1919), Imago Pietatis (1920), la drammatica Apocalisse del 1930, oltre a una serie di opere ritrovate dopo decenni di assenza dai circuiti espositivi, tra cui Il pasto (1914), La figura e la finestra (1924), Nudo (1929) e un insolito Studio del pittore 1939 realizzato nel periodo di permanenza a Tripoli. Uno spolvero e il correlato cartone a pastelli colorati, inediti, databili al 1936 e preparatori per il ciclo di affreschi compiuti nella Chiesa di San Francesco a Tripoli, completano la sezione dedicata a Funi.
La mostra continua con alcuni capolavori dei compagni pittori di “Novecento”, realizzati negli anni venti, taluni assenti dalle esposizioni da più di 50 anni, come il caso del maestoso Odeon (1919-1920) di Anselmo Bucci, della Ciociara (1925) di Alberto Salietti – esposta alla Permanente di Milano nel 1926 e poi dispersa – e della tavola Verso Como (1928) di Pompeo Borra, presentata alla milanese Galleria Bardi nel ’28 e mai più rivista. Tra i dipinti storici più noti, il celebre Femmina volgo (1920) di Gian Emilio Malerba, Le Amazzoni (1924) di Ubaldo Oppi, Nudo allo specchio (1923) di Mario Sironi e Mulino delle castagne (1925) di Carlo Carrà.
L’esposizione dedicata ad Achille Funi e agli altri pittori esponenti del movimento “Novecento” è un evento che si pone in dialogo con il programma di esposizioni milanesi, promosso dal Comune di Milano, dedicate al clima artistico e agli autori del Novecento Italiano.