Recentemente, si è parlato molto della dieta del dottor Lemme, che promette di far perdere dai 7 ai 10 kg in un mese. Ma alcune cose sono un po’ ambigue ed è giunto il momento di fare chiarezza. Ecco alcune informazioni su cos’è la dieta Lemme e la dieta Lemme completa, con tutte le informazioni a riguardo.
Dieta Dottor Lemme
A differenza di tutte le altre diete dimagranti, la dieta Lemme non fa caso al calcolo delle calorie assunte giornalmente dall’individuo sopposto alla dieta. Più che altro, si pone l’attenzione agli alimenti che si vanno a mangiare. Il dottor Lemme preferisce parlare di filosofia alimentare piuttosto che di dieta, dividendo questa “filosofia” in due fasi distinte: la prima fase, quella del dimagrimento, e una seconda fare, quella del mantenimento.
Quello che si va a colpire è proprio il senso di sazietà, cioè le reazioni ormonali e chimiche che il cibo scatena in corpo. Oltre a focalizzare l’attenzione sul proprio indice glicemico che servirà per delineare una dieta creata ad hoc a seconda della persona, vengono tenuti in considerazione anche gli orari dei pasti, poiché alcuni alimenti, se mangiati a colazione, riescono ad abbassare l’indice glicemico e far sentire più sazi; quindi, colazione entro le 9, pranzo tra le 12 e le 14 e cena entro le 21.
La dieta viene prescritta solo dopo aver fatto una visita presso lo studio del dottor Lemme a Desio (MB) per attribuire l’idonea del soggetto alla dieta, in quanto non tutti possono farla. Come tutte le diete ci sono cibi vietati, come zucchero, dolcificanti, pane, sale, latte e latticini, aceto. Nonostante ciò, si possono mangiare grassi come l’olio extravergine d’oliva, il caffè, il tè, le spezie ed consentita anche la frittura. Di questa dieta esiste anche una variante appositamente dedicata ai vegetariani.
Dieta Lemme completa
La prima fase della dieta Lemme, quella del dimagrimento, è quella che permette di arrivare all’obiettivo dei chili da perdere, arrivando fino a 10 kg in un mese. Durante il periodo della prima fase, della durata di un mese circa, bisogna controllare ogni giorno il peso e le variazioni anche in termini di centimetri e contattare il dottore ogni due giorni per comunicare tutte le variazioni, in modo che egli possa fare altri menu specifici da seguire.
Alla fine della fase di dimagrimento, sopraggiunge quella di mantenimento: questa seconda fase della dieta Lemme dura tre mesi ed è costituita da una vera e propria educazione alimentare. In questa fase si cerca di mantenere i risultati ottenuti dalla prima fase e di educare il corpo ad un certa alimentazione per non riprendere i chili persi (magari con gli interessi). Come detto, non c’è un menù adatto a tutti e, quindi, se si vuole seguire questa dieta è necessario rivolgersi a Lemme in persona.
Detto questo, esistono comunque degli esempi di pasti di menù della dieta, che consistono in:
– Giorno 1 e 2: a colazione tacchino e caffè, a pranzo filetto di manzo e caffè e la sera pesce spada e caffè.
– Giorno 3 e 4: a colazione pasta olio e peperoncino e caffè, a pranzo petto di pollo e caffè, a cena sogliola e caffè.
– Giorno 5 e 6: a colazione carciofi e caffè, a pranzo fiorentina e caffè, a cena orata e caffè.
Secondo la dieta, è possibile cucinare come meglio si crede, basta che si faccia attenzione ad eliminare il sale e ad introdurre le spezie. Di questa dieta esiste anche la variante per vegetariani, facendo attenzione alla composizione chimica degli alimenti e al modo in cui essi vengono combinati tra di loro, senza dimenticare che i carboidrati possono essere mangiati solo al mattino. Per il resto, nel caso dei vegetariani, è importante scegliere la frutta o la verdura che si preferisce, evitando di condire troppo i cibi e combinandoli in base alla quantità di grassi.
La dieta di Lemme
Alberico Lemme è conosciuto per essere il dietologo dei vip (tra cui Flavio Briatore); una definizione errata, poiché Lemme è un semplice farmacista. Tuttavia, riesce ad ovviare alla definizione poiché quello prescrive ai suoi pazienti è una filosofia alimentare, costituita dal credo che frutta e verdura facciano ingrassare (infatti nel menù ad esempio non ve ne è proprio traccia). Il credo della dieta Lemme si basa sulla produzione degli ormoni nell’arco di 24 ore ed ecco perché è necessario mangiare a determinate fasce orarie, perché ogni fascia della giornata ha una produzione di ormoni specifica.
Per dimagrire, bisogna agire sull’insulina e su far sì che essa non venga prodotta, perché secondo la dieta Lemme, il grasso proviene proprio dall’insulina. Ecco, quindi, che frutta e verdura non vanno mangiate, dato che stimolerebbero la produzione di insulina e, di conseguenza, si ingrasserebbe: esse vengono reinserite solo durante la fase di mantenimento, ma facendo sempre attenzione e in modo del tutto controllato. Qualche sgarro è concesso solo nella fascia della colazione, quando l’organismo ha un metabolismo elevato rispetto al resto della giornata.
I suoi pazienti sono definiti “cadetti” che devono assolutamente obbedire a Lemme, che si approccia loro grazie all’Accademia di Filosofia Alimentare aperta nel 2000. Questa Accademia è anche affiancata da una scuola di cucina, una fabbrica del benessere e un ristorante battezzato Ristolemme.
Una rivoluzione dimagrante, quella di Lemme, che è diventata un vero e proprio brand da non prendere alla leggera e, forse, da prendere anche un po’ con le dovute pinze, cercando di capire se possa fare per voi sia la dieta che il trattamento targato Lemme (ovvero, siate pronti a sentirvi in colpa).
Fonti: tuttogreen, dieta-lemme