Dal 30 novembre al 31 gennaio, la galleria Gilda Contemporary Art di Milano, ospita la mostra personale di Denis Riva. L’esposizione, dal titolo Memorandum, raccoglie una serie di opere recenti, realizzate negli ultimi due anni di lavoro dall’artista che si definisce nativo di Garzamonio, territorio dall’etimologia oscura, compreso nel triangolo tra Bologna, Modena e Ferrara.
Memorandum, Denis Riva: un inno alla memoria come ricchezza e alla natura come depositaria di ogni memoria e di ogni valore
Denis Riva nelle sue opere rappresenta una natura onirica e inquieta, realizza dipinti con tecniche miste ottenute mescolando pittura e collage e procedendo a una costante e pressoché infinita stratificazione di materiali.
Se nei lavori prettamente pittorici, Riva predilige una materia liquida e trasparente, quasi impalpabile, grazie a quello che lui chiama lievito madre e che consiste in una pulitura di pennelli gelosamente conservata e alimentata per anni, nelle tecniche miste Riva ama accumulare e sovrapporre carte antiche raccolte nei mercatini o recuperate da vecchi archivi, frammenti, pagine di riviste del secolo scorso.
La base del lavoro si arricchisce così di storie vissute e di personaggi passati, mentre sulla superficie prendono vita scene archetipe in cui l’uomo e la natura cercano il senso della loro convivenza. Le sue opere si popolano di stormi di uccelli, ma soprattutto si nota la presenza del cane, compagno dell’uomo, suo primo legame con la natura, ma anche lupo, branco, simbolo di una natura ostile, sovrana capricciosa e talvolta crudele, pronta a vendicarsi di un’umanità che non la sappia rispettare.
La stratificazione dei materiali, la ricerca, l’accumulo, la trasformazione e la lunga elaborazione dell’opera fanno del lavoro di Denis Riva un inno alla memoria come ricchezza e alla natura come depositaria di ogni memoria e di ogni valore.