Dal 6 dicembre al 7 aprile le Gallerie D’Italia ospitano nella sede napoletana la mostra Rubens, Van Dyck, Ribera. La collezione di un principe.
Un progetto che riporta eccezionalmente a Palazzo Zevallos Stigliano la prestigiosa collezione appartenuta, prima di essere dispersa, alla famiglia Vandeneynden e, successivamente, ai principi Colonna di Stigliano che abitarono nella sontuosa dimora partenopea dagli ultimi decenni del Seicento.
I capolavori in mostra provengono da numerosi musei italiani e stranieri e, grazie a prestiti eccezionali, ritornano a Napoli, per la prima volta nelle stanze dello stesso Palazzo dove a lungo in passato furono custoditi.
Rubens, Van Dyck, Ribera. La collezione di un principe
Originalità, ricerca, dimensione internazionale questi sono gli elementi che caratterizzano la mostra. Dopo lunghi studi che hanno permesso di approfondire e ricomporre la collezione del principe, questa inedita esposizione ha il sapore del “ritorno a casa” di opere straordinarie, nel contesto in cui oltre tre secoli fa furono raccolte e ammirate.
Stretti rapporti di parentela legavano la famiglia Vandeneynden a quelle di diversi artisti delle Fiandre attivamente impegnati anche nel mercato dell’arte. Tale fitta rete di relazioni, di cui furono partecipi anche Rubens e Van Dyck, favorì la formazione della raccolta che annoverava il meglio della produzione italiana e fiamminga del tempo, esempio dei rapporti artistici e culturali che intercorsero a lungo tra il Nord e il Sud dell’Europa.
La collezione vantava opere tuttora celebri, come il Banchetto di Erode di Rubens (ora a Edimburgo), e ancora esemplari di Anthony van Dyck, Aniello Falcone, Luca Giordano, Mattia Preti, Jusepe de’ Ribera, Salvator Rosa, Massimo Stanzione, Guercino, Annibale Carracci, Jan Brueghel, Jan Miel, Andrea Vaccaro, numerose nature morte nonché paesaggi e battaglie di altri maestri fiamminghi.