DSA: quello che non sai sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento

Chi ha sofferto o soffre DSA sa perfettamente che non è facile conviverci. Eppure deve essere ben chiaro che non si tratta di una malattia irrisolvibile, ma di semplici distrubi dell’apprendimento che si possono risolvere.

Per far sì che questi problemi piano piano si risolvano è necessario tanto impegno da parte dell’alunno, della famiglia e del corpo docente, ma negli ultimi anni la situazione è meno complessa che nei precedenti. Questi disturbi vengono individuati sempre prima e gli strumenti per poter apprendere al meglio sono sempre più personalizzati.

DSA: significato

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Dsa significa Disturbi Specifici dell’Apprendimento. I DSA sono dei disturbi del neuro sviluppo che fanno riferimento alla capacità di scrivere, leggere e fare di conto in modo corretto: essi si manifestano generalmente nei primi anni dell’età scolare.

Questi disturbi si suddividono in: dislessia (disturbo della lettura, si ha difficoltà nel decodificare il testo che si legge), disortografia (disturbo della scrittura, ovvero difficoltà nel possedere la competenza ortografica e fonografica), disgrafia (disturbo specifico della grafia, difficoltà nell’abilità motoria della scrittura) e discalculia (disturbo nella capacità di usare i numeri e fare di calcolo, con la conseguente difficoltà nel capire i numeri).

Dsa: scuola

Negli ultimi tempi il riconoscimento di questi disturbi avviene sempre più in età prescolare ed è decisamente un bene perché si possono subito fare i conti e capire come intervenire. Purtroppo molti genitori, e a volte lo stesso corpo docente, si trovano disinformati, non sanno riconoscere uno di questi disturbi e, quindi, come intervenire.

Alla maggior parte dei bambini affetti da DSA non vengono riconosciuti subito questi disturbi: generalmente, vengono notati dall’insegnante nei primi anni di età scolare. Ma quest disturbi possono essere fraintesi e i bambini in questioni vengono solo considerati pigri, svogliati o con poca attenzione. Essi, invece, compiono uno sforzo immane per cercare di apprendere e per stare al passo con i compagni.

Riconoscere il problema e intervenire il più presto possibile sarebbe buona norma, in modo da procedere subito con metodi di apprendimento differenti. Chi ha la DSA deve essere trattato normalmente: non si tratta di una malattia e il bambino che ne è affetto imparerà le stesse cose dei suoi compagni in modi differenti.

Questi disturbi hanno in genere dei campanelli d’allarme che i genitori non dovrebbero sottovalutare: invertire le lettere, non riuscire a scrivere bene specie se sotto dettato, non riuscire a calcolare le tabelline o non riuscire a scrivere in maniera lineare. In realtà spesso sono i docenti stessi che segnalano ai genitori il problema e consigliano di rivolgersi alla propria ASL di riferimento per far fare al bambino dei test specifici. I test, infatti sono molto utili per capire quale sia il disturbo e di quale difficoltà si tratti: inoltre, vengono effettuati da specialisti del settore per poter ottenere un iter diagnostico condiviso.

BES e DSA

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Negli ultimi anni diversi cambi di norme legislative hanno introdotto una serie di acronimi, codici e simboli che non sono molto chiari e il genitore può sentirsi spaesato. I DSA sono disturbi dell’apprendimento che possono essere accertati solo da test specifici e valutazioni apposite da parte di team specializzati (neuropsichiatri, psicologi e logopedisti).

Ciò significa che la diagnosi che viene rilasciata dalla ASL sarà sempre valida e, una volta accertata questa, è d’obbligo andare oltre e capire se vi sono altri problemi di diversa natura. I BES (Bisogni Educativi Speciali) non necessitano di categoria diagnostica: in questo caso di fa riferimento a dei bisogni che si possono avere durante tutto il periodo scolastico di una persona.

Ogni alunno può mostrare una certa esigenza durante gli anni di studio per quanto riguarda l’apprendimento e in alcuni casi si può arrivare a studiare un piano didattico specifico. Tuttavia, non è da intendersi come disturbo, ma come una difficoltà momentanea dell’apprendimento facilmente risolvibile.

Chiunque può essere BES per diversi motivi e fattori, come quelli biologici, fisici, fisiologici, psicologici e sociali. Stando al C.M. n°8 del 6 marzo 2013, rientrano dell’area dei Bisogni Educativi Speciali “lo svantaggio sociale e culturale, i disturbi specifici di apprendimento e/o i disturbi evolutivi specifici, le difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.

A conclusione, tra DSA e BES la differenza sta nel fatto che la prima categoria necessita di diagnosi e si riferisce a un disturbo di lunga durata, mentre la seconda si riferisce ad un disturbo di tipo pedagogico temporaneo.

PDP DSA

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Quando si parla di DSA bisogna parlare anche di un piano di personalizzazione allo studio: e qui entra in gioco il PDP (Piano Didattico Personalizzato). Questo piano didattico è un modo diverso per far apprendere all’alunno DSA le stesse informazioni che vengono date normalmente. Si può dire che cambiano le strade e gli strumenti, ma non cambia l’obiettivo.

Chi soffre di DSA significa che ha delle difficoltà nell’apprendere tramite i normali strumenti di apprendimento. Il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) ha predisposto un modello di PDP che può seguire il/i docente/i nella stessa del piano stesso. Il PDP è prima di tutto un contratto stipulato tra la scuola, la famiglia e le istituzioni socio-sanitarie, atto a costruire un percorso specifico che aiuto l’alunno DSA a sostenere gli studi.

Ogni materia scolastica è differente e vanno individuati, di ognuna di essa, gli strumenti migliori ed efficaci per far sì che lo studente possa apprendere agevolmente e raggiungere gli stessi obiettivi dei compagni. Il PDP, che contiene tutti i dati dello studente, gli obiettivi raggiunti e quelli previsti, i rapporti con la famiglia, viene redatto dal consiglio di classe all’inizio di ogni anno scolastico, in un’ottica di dialogo con la famiglia.

Per ogni materia verranno individuati gli strumenti più consoni: generalmente vengono usate le spiegazioni orali, lo schema riassuntivo o schematico con utilizzo di immagini, fare discorsi semplici senza troppe subordinate, usare la calcolatrice e l’utilizzo del computer. Ogni caso DSA è a sé stante, ma è importante fare attenzione alla norme compensative e dispensative da seguire.

Fonti: tuttodsa, trainingcognitivo, istruzione