La geisha è una persona completamente versata alle arti, una vera e propria professione che richiede anni di preparazione e apprendistato. Molto comuni nel Giappone tra il XVIII e il XIX secolo, ad oggi le geisha stanno andando a diminuire, ma mantengono inalterato il fascino che le contraddistingue.
Eppure, inizialmente non erano solo le donne ad essere votate alla cultura e alla tradizione, ma lo erano anche gli uomini, seppure in numero molto minore. Il mistero e il mito della geisha e del Giappone dilagò con il fenomeno del giapponismo di fine ‘800 e da allora l’Occidente continua a rimanere affascinato dall’aura di mistero, dalla delicatezza e dalla bellezza di questa tradizione orientale.
Memorie di una Geisha
Memorie di una geisha è un romanzo di Arthur Golden, scritto nel 1997. Il libro narra la storia di una una geisha che vive nella Kyōto precedente e successiva alla seconda guerra mondiale.
Questo libro si basa sulle informazioni di una ex geisha, Mineko Iwasaki, che Golden ebbe modo di conoscere: la donna denunciò l’autore per il fatto di aver rivelato informazioni precise su di lei e di aver fatto passare le geishe come se fosse delle prostitute d’élite. Nel 2005 è uscito al cinema un film basato sul romanzo dell’autore americano: il film, diretto da Rob Marshall (Chicago, Il ritorno di Mary Poppins) e prodotto da Steven Spielberg, si diversifica molto poco dal libro.
Sia il libro che il film, trasportano il fruitore in un Giappone di inizio Novecento, raccontando un mondo ormai perduto, dal fascino incommensurabile. Un mondo raccontato come se fosse una favola, basato sulle memorie di una donna che è prima persone e poi geisha.
Geisha tattoo
Negli ultimi tempi la figura e il mito della geisha si è rafforzato e l’immagine di questa donna dedica alla cultura e contraddistinta dall’educazione e dalla non comune raffinatezza, viene sempre più usata come tattoo.
Il mondo occidentale è sempre rimasto affascinato da questo soggetto e, diversamente da quello che si può pensare, sono più gli uomini che le donne a farsi imprimere questa figura sul proprio corpo. Questo genere di tattoo viene fatto in zone ampie del corpo, come per esempio la schiena, in modo da poter avere spazio per rappresentare al meglio tutti i minuziosi dettagli e dare all’immagine il senso di delicatezza e bellezza che contraddistingue il soggetto stesso.
Capelli sapientemente raccolti (o parrucca realizzata ad hoc), volto bianco e truccato accuratamente e un kimono colorato bastano per rappresentare quel tipo di femminilità aggraziata e così irraggiungibile, personificando, e tatuando sul proprio corpo, i sogni, il desiderio e l’ambizione.
Tatuarsi una geisha significa rimandare alle tradizioni più iconiche del Giappone e significa far sollevare più di un pensiero a riguardo nei confronti di chi vedrà il tatuaggio. Questo perché il mistero, la bellezza, l’incanto e il fascino di queste donne attirano l’uomo che vorrebbe comprenderle e non gli è concesso.
Tatuaggio Geisha
Un tatuaggio è per sempre e rappresentare una geisha sul proprio corpo significa fare ben attenzione ai particolari. Generalmente, la geisha è associata al colore rosso, quella passione e della fertilità e viene posta molta attenzione al colore del kimono e ai dettagli.
Di solito il kimono è adornato da fiori di ciliegio, simbolo di fragilità e bellezza, oppure la donna è rappresentata sotto una pianta di ciliegio con i fiori che le cadono intorno. Farsi una geisha come tatuaggio significa voler trasmette un messaggio ben preciso, significa trasmettere un bellezza di altri tempi e di altri luoghi, creando un alone di mistero intorno a sé.
Questo tipo di tatuaggio può rappresentare un voto alla bellezza castigata di altri tempi, alla capacità di stupire con bellezza e delicatezza, rimandando, allo stesso tempo, a un Giappone che va perdendosi. Come tutti i tatuaggi, è bene affidarsi nelle mani di un artista della tecnica: inoltre, date le tematiche e la presenza di dettagli dalla simbologia importante, è consigliabile che il tatuatore sia anche un esperto o un appassionato della cultura giapponese e che sappia bene cosa egli stia per tatuare.
Geisha significato
In giapponese la parola geisha risponde al significato di “persona versata nelle arti”. Nella società giapponese il ruolo della geisha ha una valenza molto più complessa per come viene intesa in Occidente, ovvero prostitute d’alto bordo avvolte da un’atmosfera di mistero.
In realtà, quella della geisha è una vera e propria professione che richiede molti anni di preparazione: durante questo periodo di tempo, la ragazza prescelta segue un duro apprendistato, costituito da una severa educazione dedicata all’apprendimento delle nobili arti giapponesi.
Le ragazze che vengono selezionate in base alle capacità e alla volontà, vivono dall’età di 15 anni a quella di 20 nelle Okiya, delle apposite case-scuola in cui essere imparano l’esercizio di arti secolari per poter diventare una geiko, cioè una vera e propria geisha. L’apprendimento delle arti giapponesi consiste nel dare importanza al canto, alle danze tradizionali, al saper suonare lo shamisen, uno strumento musicale a tre corde, e a dedicare attenzione ai complessi, quanto tradizionali, rituali della cerimonia del tè.
La geisha non si basa solo sull’apparenza: esse sono delle intrattenitrici professioniste, sono intelligenti e dotate di grande educazione e cultura. Indi per cui, non sono prostitute e non sono tenute ad avere rapporti sessuali con i clienti. La tradizione della geisha, di natura secolare, si sta rapidamente perdendo: sembra, infatti, che in Giappone non rimangano più di un migliaio di geisha, di cui la maggior parte esercitano nella città di Kyōto.
Fonti: eastjournal, illibraio, passionetattoo