La struttura di ghiaccio nel comprensorio Pontedilegno-Tonale si realizza e diventa un teatro da 200 posti che ospiterà fino a primavera l’Ice Music Festival con la previsione di programmare due concerti a settimana con strumenti rigorosamente di ghiaccio.
La storia è una di quelle che sembrano uscite da un copione di un film di Hollywood: un giovane ragazzo della periferia americana che si appassiona nel realizzare sculture di ghiaccio, tanto da proporle ai gestori degli impianti di sci al posto dello skipass che lui non aveva i soldi per comprare. La sua passione che si affina sempre di più fino a portarlo a realizzare veri e propri strumenti musicali perfetti, tutti realizzati in ghiaccio. E alla fine, a coronamento del sogno, la costruzione di un Ice Dome, un teatro di ghiaccio nel quale allestire concerti in cima alle vette più alte.
La vicenda, lungi dall’essere solo una bella favola, è quella dell’artista americano Tim Linhart, che quest’anno ha realizzato il suo teatro di ghiaccio a 2600 metri di altezza, sul ghiacciaio Presena, nel comprensorio Pontedilegno-Tonale, a cavallo tra la Lombardia ed il Trentino. L’originale struttura è visibile a tutti gli appassionati di sci e dai turisti che soggiorneranno in Val di Sole e in Valle Camonica dal prossimo Capodanno sino a fine marzo. Ospiterà infatti l’Ice Music Festival 2019, un nutritissimo calendario di concerti di musica classica e jazz, interpretati – rigorosamente attraverso gli strumenti di ghiaccio di Tim – da artisti di fama internazionale, promosso da Consorzio Adamello Ski Pontedilegno-Tonale, Azienda per il Turismo delle Valli di Sole, Peio e Rabbi in collaborazione con Trentino Marketing.
I concerti saranno fruibili da sciatori e non, perché l’igloo da 200 posti è raggiungibile comodamente con la modernissima cabinovia che parte dal Passo Tonale. Ogni settimana sono previsti due concerti, il giovedì e il sabato. I concerti del giovedì vedono la presenza dell’Ice Music Orchestra, una formazione di 6 artisti residenti, che proporranno al pubblico un repertorio che spazia dalla musica classica al folk, dal contemporaneo alle scritture originali. I concerti del sabato (cui si aggiungono due appuntamenti domenicali) vedono la presenza di progetti musicali di valore, una serie di appuntamenti in cui si alternano vari linguaggi, dal jazz al pop, dal rock alla musica tradizionale.
“L’intera esperienza di Ice Music è ultraterrena” spiega Tim Linhart. “Salire su una montagna di notte è già abbastanza avventuroso. Entrare in una sala concerto all’interno di un igloo è come entrare in una discoteca in paradiso: l’orchestra di ghiaccio e le mura scintillano e risplendono, irradiando i fluidi colori dell’arcobaleno”. E le sonorità garantite dagli strumenti di ghiaccio sono impareggiabili: “Il ghiaccio è un materiale acustico inaspettatamente diverso” prosegue l’artista “il termine ‘cristallino’ è un’ottima descrizione del suono del ghiaccio: puro, trasparente e definito. Ciò che non ci si aspetta sono tutti i suoni profondi, armoniosi, delicati, caldi e intensi creati dal ghiaccio”.