Praga è la città più grande della Repubblica Ceca ed è anche la sua capitale dal 1993. Questa città è sempre stata il centro culturale e soprattutto politico di tutta la Boemia per diversi secoli, diventando anche capitale del Sacro Romano Impero.
Famosa per la sua storia secolare, Praga ha sempre goduto di prestigio anche il fatto di essere geograficamente posizionata tra l’Europa occidentale e quella orientale: ciò, infatti, l’ha resa sempre una città economicamente e culturalmente importante. Ecco dieci cose da fare e da vedere a Praga.
Il Castello di Praga
Il Castello di Praga è il simbolo della capitale della Repubblica Ceca: la sua sagoma è imponente e sembra trasmettere la sensazione di essere un luogo simbolo di un potere forte e inaccessibile. Classificato come il castello più grande del mondo e selezionato dall’UNESCO, questo edificio è sempre stata la sede del potere: se prima vi hanno abitato i sovrani del Regno di Boemia e gli imperatori dell’Impero Asburgico, dal 1918 vi è stata collocata la Presidenza della Repubblica.
Tra le cose da non perdere, oltre ad ammirare gli stili presenti nel castello c’è il cambio della guardia, che avviene ogni ora, e la visita all’interno del castello: dall’entrata, che avviene attraversando la Porta di Mattia, si raggiunge la Seconda Corte. Qui si trova la Pinacoteca, che possiede quadri da valore inestimabile (come quelli di Tiziano e Rubens): in seguito, si raggiunge la Terza corte, in cui si trova la Cattedrale di San Vito.
La statua di San Giorgio, indica la direzione per poter entrare al Palazzo Reale tramite la Sala Vladislao: la sua immensa grandezza, che la classificò come più grande al mondo nel momento in cui venne costruita, permetteva lo svolgimento di feste, balli e tornei con i cavalieri. In questa sala si incoronavano i re di Boemia e nell’Ala Ludovico della stessa sala avvenne la celebre Defenestrazione di Praga, evento diede il via alla Guerra dei Trent’anni.
Il Vicolo d’Oro di Praga
Il Vicolo d’Oro consiste in una stradina che si trova praticamente attaccata al Castello e che si caratterizza per la sue case basse e colorate e per la sua storia millenaria e intrisa di storia. Stando alla storia raccontata, sembra che queste case furono volute dall’imperatore Rodolfo II d’Asburgo per ospitare 24 delle sue guardie con le rispettive famiglie.
Costruite vicine al castello, una ammassata all’altra, le casette hanno dato vita a questa via, battezzata come Vicolo d’Oro poiché, successivamente vi andarono ad abitare diversi orafi. Ma non è tutto: il vicolo è conosciuto anche come Via degli Alchimisti: secondo la leggenda, in questa stradina sarebbero vissuti degli alchimisti che, lavorando per Rodolfo II, lavoravano nei loro laboratori per cercare di trasformare il ferro in oro per cercare di produrre l’esilir di lunga vita e la pietra filosofale. Il Vicolo d’Oro è conosciuto anche per essere stata dimora di Franz Kafka vero la metà degli anni ’10 del 1900.
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La Cattedrale di San Vito a Praga
La Cattedrale di San Vito è il cuore della città ceca. La chiesa che si vede oggi non è il primo ed ultimo edificio dedicato al santo: infatti, è la terza chiesa sorta con lo stesso nome sullo stesso sito, in cui prima venne fondata una rotonda romanica nel 925 dal Duca Venceslao, per diventare poi una basilica a tre navate nel 1060, con due campanili.
Fu Carlo IV a volere una terza svolta architettonica della chiesa: nel 1344 venne dato il via ai lavori, che prevedevano la costruzione di una cattedrale gotica. Il progetto venne affidato a Matthias di Arras (che aveva progettato il Palazzo dei Papi di Avignone) e, in seguito alla sua morte, a Peter Parler, che realizzò la Cappella di San Venceslao.
Nonostante tutto, la cattedrale rimase incompiuta per diversi secoli: i lavori ripresero solo alla metà del 19° secolo e la chiesa poté essere inaugurata solo nel 1929. Per entrare nella chiesa si deve passare attraverso la Porta d’Oro e all’interno si può trovare il mosaico del Giudizio Universale, la Tomba Imperiale, la Cappella di San Venceslao, la Camera della Corona e la Cripta Reale.
Il Malá Strana di Praga
Per visitare il piccolo quartiere di Malá Strana bisogna partire dal Ponte Carlo. Una volta che si superano le due torri gotiche e si imbocca via Mostecka, si arriva nel cuore di quella che sembra più essere una città nella città: il quartiere, posto appena sotto al Castello, è il quartiere della ambasciate, dei locali e degli artisti.
Piazza Malastrana è il vero cuore di questo quartiene, che viene divisa dalla Chiesa di San Nicola. Di fronte ad essa, si trova Via Nerudova, che prende il nome dal poeta Jan Neruda: in questa via, fatta di locali e palazzi maestosi, di trova Palazzo Morzin e la Casa ai tre violini, dove vissero famiglie di liutai.
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Ponte Carlo di Praga
Il Ponte Carlo è un altro dei simboli della capitale ceca, nonché uno dei ponti più famosi ed importanti dello stato e dell’Europa. Il ponte unisce la Città Vecchia al quartiere di Malá Strana e vive di leggende dal momento della sua costruzione.
Realizzato nel 1357 per volontà di Carlo IV, il ponte è lungo poco più di 500 metri, poggia su 16 archi ed è difeso tra tre torri. Inoltre, sono presenti trenta statue che, secondo la leggenda, si animerebbero la notte. Tra le altre dicerie, sembra che, per realizzare un ponte che fosse solido e resistesse alle piene della Moldava, venne aggiunti dei tuorli d’uovo alle pietre.
La casa danzante di Praga
La casa danzante è una delle cose da vedere a Praga, specie se non si è troppo stretti con i tempi. Tra le cose da visitare, questa casa di certo non delude i turisti. L’edificio, dedicato a Fred Astaire e Ginger Rogers, venne costruito nei primi anni ’90, su progetto di Frank Owen Gerhy (che ha realizzato il Guggenheim di Bilbao) e rappresenta due palazzi che sembrano una coppia di danzatori.
Ciò che sorprende, oltre allo stile dell’edificio, è la sua completa integrazione con i restanti stili della città. Inoltre, all’ultimo piano c’è un ristorante francese da cui godere di una vista splendida della città.
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Piazza della Città Vecchia di Praga
La Piazza della Città Vecchia è la piazza più importante e antica di Praga. Luogo di scambio e di commercio per molti secoli, ad oggi questa piazza è luogo di relax per turisti e per i praghesi e vi si affacciano monumenti molto interessanti, come la statua di Jan Hus e il Vecchio Municipio con la Torre dell’Orologio.
Se Jan Hus è stato un importante riformatore protestante, a cui gli venne dato fuoco nel centro della piazza nel primi anni del 1400, perché accusato di eresia, i palazzi che si trovano intorno non lasciano altrettanto indifferenti. Tra la Galleria Nazionale di Praga ospitata nel Palazzo Kinsky, At the Stone Bell, costruita per la famiglia reale e Alla pietra della Vergine Maria, ci si trova veramente in un territorio misto tra storia e leggenda.
Il Municipio e la Torre dell’Orologio di Praga
Tra i palazzi più importanti della città, non poteva non esserci il Municipio e la Torre dell’Orologio. Costruito nel XIV secolo, il Municipio è stato sede dell’amministrazione della città, fino a quando i quartieri di Praga si sono riuniti e i poteri sono passati nelle mani del nuovo municipio.
Tuttavia, la sua attrazione principale consiste nell’orologio astronomico: questo viene chiamato Orloj dai praghesi e funziona grazie ad un meccanismo molto complicato, realizzato dal maestro orologiaio Hanus. Sembra che questo maestro fosse talmente geloso della sua creazione, e timoroso che potesse essere copiata, da non aver rivelato mai a nessuno il suo funzionamento.
Il ghetto ebraico di Praga
Il ghetto ebraico è ricco di storia secolare, ma tendenzialmente il turista ammira ben altro perché attratto dagli edifici in stile liberty e barocco. Tuttavia, il quartiere Josefov racconta la storia fatta di segregazione e violenza ai danni degli ebrei.
Prima della sua ristrutturazione a fine ‘800, il ghetto era solo un insieme di piccole vie e strade minuscole: basti pensare che in 93 mila metri quadri hanno vissuto, per diversi secoli, migliaia di ebrei praghesi. Se verso la fine del ‘700 furono attenuate le discriminazioni e venne consentito di uscire dal ghetto, con la metà degli anni ’40 del ‘900, la popolazione venne sterminata.
La Torre delle Polveri di Praga
La Torre delle Polveri si trova all’ingresso della Città Vecchia ed è stata realizzata in stile gotico. Costruita nel 1475 era una delle porte delle mura e da cui si entrava in città. Distrutta da un incendio nel 1541 e subito ricostruita, nel XVII secolo venne utilizzata come magazzino delle polveri.
È possibile entrare all’interno della torre, sia per poter ammirare la città, che per poter assistere al percorso espositivo dedicato alla storia della città.
Fonti: scopripraga