Palazzo Reale di Milano, dal 12 marzo al 23 giugno, ospita la mostra Jean Auguste Dominique Ingres e la vita artistica al tempo di Napoleone promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Civita Mostre e Musei, in collaborazione con StArt e il Museo Ingres di Montauban.
Milano e il rapporto con il Neoclassicismo
La mostra presenta al grande pubblico la figura di Jean Auguste Dominique Ingres, l’artista che più di ogni altro si è ispirato a Raffaello e, allo stesso tempo, vuole restituire alla vita artistica degli anni a cavallo del 1800 la sua carica di novità e, per così dire, la sua giovinezza conquistatrice.
Particolare fascino riveste la città di Milano, che in quella riorganizzazione politica e artistica ebbe un ruolo fondamentale. In una stagione di grande prosperità, la città fu fortemente rimodellata nei suoi monumenti, nei suoi spazi verdi e nelle infrastrutture urbane, a partire dalla nuova Pinacoteca di Brera. Anche gli artisti italiani furono coinvolti nell’ondata di lavori e di cantieri che ne seguì. Appiani nella pittura e Canova nella scultura si avvalsero ampiamente di questa politica delle arti, ascrivibile all’arte del governare di Napoleone Bonaparte.
Ingres è parte integrante di queste storie incrociate, senza le quali l’Europa di oggi sarebbe incomprensibile. Con la mostra, il pittore delle odalische, nella sua modernità, svela anche la sua italianità, un’impronta che fa di lui una figura fondamentale della vita artistica prima, durante e dopo l’Impero.
Jean Auguste Dominique Ingres e la vita artistica al tempo di Napoleone
La mostra comprende oltre 150 opere, di cui più di 60 dipinti e disegni del grande maestro francese, riunite grazie a prestiti internazionali da alcune delle più grandi collezioni di tutto il mondo come il The Metropolitan Museum of Art di New York, il Columbus Museum of Art dell’Ohio, il Victoria and Albert Museum di Londra, il Musée du Louvre, il Musée d’Orsay, il Petit Palais, Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris oltre al già citato museo di Montaubaun, dal quale proviene il nucleo più corposo di opere, e da grandi musei italiani come la Pinacoteca di Brera, la Galleria d’Arte Moderna di Milano, i Musei Civici di Brescia e ancora da collezioni private.
Il percorso artistico di Ingres è singolare e sorprendente. Considerato come un inclassificabile, percepito come l’erede di Raffaello e allo stesso tempo come il precursore di Picasso, tra il maestro della bella forma e quello della non-forma Jean Auguste Dominique Ingres è innanzitutto un rivoluzionario. Realista e manierista al contempo, egli affascina tanto per le sue esagerazioni espressive quanto per il suo gusto del vero.