Fino al 30 giugno, presso il Museo d’Arte a Mendrisio è in corso La pittura come il mare, una grande mostra antologica dedicata a Piero Guccione (1935-2018), uno tra i più grandi artisti italiani del secondo Novecento, attivo sino allo scorso anno.
Celebre per le sue magnifiche marine Guccione, attraverso i suoi lavori, è riuscito a riportare fedelmente la dimensione della luce e della relazione tra l’azzurro cielo e i colori del mare.
La pittura come il mare, un grande omaggio alla carriera di Piero Guccione
Nato nel 1935 a Scicli e recentemente scomparso, per oltre quaranta anni, ogni mattina, Guccione ha guardato il mare cercando di coglierne le variazioni, non per semplice descrittivismo, ma per trovarci sempre l’anima dell’uomo.
“Mi attira l’assoluta immobilità del mare, che però è costantemente in movimento”Guccione ha portato la sua ricerca ai limiti dell’astrazione, restando tuttavia ben ancorato alla realtà. Persino nelle ultime opere dove la rarefazione è condotta all’estremo e il senso di vuoto diventa qualità principale, egli vuole e sa rimanere pittore di un’antica tradizione radicata nel dato realistico, figurativo.
Con la prima retrospettiva post mortem, il Museo d’arte Mendrisio ripercorre il viaggio attorno al mare di Guccione attraverso l’esposizione di 56 capolavori tra oli e pastelli, a partire dal 1970 fino alla conclusione del suo percorso. La scelta delle opere è stata curata dal Museo d’arte Mendrisio in collaborazione con l’Archivio Piero Guccione.