A Roma la personale dell’artista brasiliano Sidival Fila

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Palazzo Merulana, presenta un progetto espositivo interamente dedicato all’artista brasiliano Sidival Fila con la mostra dal titolo La Materia Svelata, aperta al pubblico dal 6 settembre al 5 ottobre.

Frate francescano e artista di origini brasiliane, Sidival Fila racchiude in una sola figura due universi che viaggiano insieme attraverso la ricerca e la creatività dell’autore. Grazie all’utilizzo di tessuti, stoffe, carte storiche, fibre organiche ricuce e ricompone spazi di materia ora più lievi ora più profondi.

Sidival Fila, un lavoro meditativo e artigianale che rigenera la materia attraverso un lento processo di restituzione alla vita dei materiali utilizzati

Trama e ordito, nelle opere di Sidival Fila, prendono forma tra le pieghe e le velature delle superfici. Come dichiara Fila, i verbi ‘tramare’ e ‘ordire’ nella sua arte assumono significato positivo, grazie ad un lento processo di restituzione alla vita della materia utilizzata, che viene rigenerata e successivamente sottoposta a una particolare forma di riscatto, un’assoluzione che riattualizza la materia stessa nel presente.

Un lavoro meditativo e artigianale sulle materie prime – siano esse tela, carta, lino, seta, pergamene o fibre incontaminate – che lascia un’impronta, un nuovo segno grafico che le rende significative, attraverso un’innata energia espressa nel tempo e nello spazio senza confini.

Sidival Fila, La Materia Svelata

I lavori di Sidival Fila assumono volume e consistenza negli spazi dedicati alla mostra: il percorso si sviluppa a partire dalla Sala delle Sculture al piano terra, prosegue al secondo piano, dove sono presenti quattro installazioni in dialogo con la collezione permanente Elena e Claudio Cerasi e si conclude al terzo piano, interamente dedicato all’artista e al suo progetto espositivo.

Il progetto espositivo è stato concepito proprio in relazione al luogo in cui questo trova collocazione. Così come la sede espositiva, ex Ufficio d’Igiene della capitale, è riemersa dallo stato di incuria e abbandono in cui versava da diversi decenni, trovando un nuovo profilo e una nuova identità come Palazzo Merulana e come spazio culturale, anche le materie con cui l’artista lavora e si confronta sono caratterizzate da un vissuto che, una volta concluso, ritorna sotto una nuova luce, svelando inediti contenuti e nuove promesse di vita.

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