Il passato è il vero trend della moda autunno inverno 2019 e la tendenza che sembra più acclarata è la femminilità.
È lei l’indiscussa protagonista della moda che sarà espressa in tutte le sue forme, con un guardaroba volutamente retrò, fatta di impalpabili sottigliezze e spigliate armonie per una donna che non intende rinunciare al fascino dei capi vintage.
Le più esigenti troveranno pane per i loro denti creando assemblage creativi e anarchici di elementi decorativi, cromatici e sartoriali unici. Virtuosismi concettuali da indossare con leggerezza e gioiosa spavalderia.
Vestiti anni 70 e stampe floreali, fitting di abiti anni 60 e dettagli massimalisti della moda anni 80 in un unico e bellissimo mix. E su questi suggerimenti femminili si apre, al Castello di Belgioioso, dal 18 al 21 ottobre, Next Vintage, l’evento più fashion dedicato alla moda e agli accessori d’epoca.
Perché ancora una volta il Vintage riconferma il suo charme inesauribile che ha la capacità di sedurre, di insegnare a guardare indietro nel tempo e a riappropriarci del nostro passato stilistico.
Il vecchio rivisitato con accessori diventa nuovo, il nuovo deve sembrare vecchio pur di non cadere nello stile preconfezionato. Vintage è diventata nel tempo la parola d’ordine per esprimere il segreto di qualcosa che non solo resiste, ma anzi migliora nel tempo.
EVENTO COLLATERALE
Tartan: storia, moda e ribellione raccontati da un tessuto
Il tartan occupa un capitolo speciale nella storia della moda perché sembra possedere una capacità inesauribile di rigenerazione. Fa storia e racconta storie. Dall’incrocio di fili di colori diversi che si ripetono nel cosiddetto sett, uno schema definito uguale nella trama e nell’ordito, nascono linee e quadrati con effetti cromatici diversi.
La sua origine è comunemente legata alla Scozia e in particolare alla zona delle Highland, per quanto alcuni storiografi del costume citino il ritrovamento di frammenti di tessuto simile risalenti al VIII sec a.C. nelle miniere austriache di Hallstatt e addirittura la presenza di tessuti con queste trame geometriche nei sepolcri delle mummie di Tarim (2000 a.C.) in Cina.
Storia, cultura, tradizione e ribellione sembra facciano parte del tessuto simbolico del tartan. In parallelo al movimento punk, negli anni ’70 il tartan è stato un emblema delle Preppy e Ivy League girls con una connotazione femminile e bon ton. Negli anni ’90 i riquadri del tartan, chiamato comunemente plaid negli USA, sono tornati alla ribalta con il movimento Grunge.
TUTTO DI RISO
Il riso sarà “il partner goloso” della prossima edizione di Next Vintage e interpretato dallo chef stellato Fabrizio Ferrari pavese di nascita.
Ogni giorno si potranno degustare tre tipologie differenti di risotto che osserveranno la stagionalità e trarranno ispirazione dalla tradizione del Basso Pavese.
Il riso non sarà proposto solo nella forma di risotto ma declinato anche in secondi piatti e dolci senza dimenticare, con una proposta al giorno, le persone intolleranti o con tendenze alimentari vegetariane.
Due show-cooking dal titolo “Risotto dalla tradizione all’innovazione”, durante i quali lo chef spiegherà passo per passo la differenza tra i due tipi di cottura durante le fasi della preparazione del piatto.
Amo la semplicità, la mia cucina è specchio del mio modo di vivere. Mi piacciono queste tre parole: verità, semplicità e biodiversità. Cerco di legare la mia cucina questi concetti. Amo le radici, quindi propongo molto di ciò che è il mio luogo d’origine, il basso pavese.
Questa dichiarazione ci dimostra ancora una volta quanto il passato, le emozioni e i ricordi fanno parte del nostro bagaglio culturale.
Il riso, prodotto per eccellenza del territorio, riesce a dialogare molto bene con la moda, entrambe sanno suscitare alla memoria momenti, profumi e sapori della nostra infanzia mai dimenticati.
TENDENZE
I capi di abbigliamento più cool sono quelli dall’allure vintage. Anni ’70, ’80, ’90 mixano le loro forme per creare un look moderno e senza tempo dove, con giochi di moda cattureranno tutta l’attenzione.
Vestiti anni ’70, lunghi a stampa floreale, corti degli anni ‘60 e da sera preziosi come gioielli o neri lunghi da gran dama di film noir.
Poche linee, essenziali e belle regnano sovrane in un abito lungo (perfetto per la sera) in cui la silhouette femminile si nasconde fino ad annullarsi quasi del tutto: le ritroviamo nell’abito monacale, tornato sulle passerelle per riproporci un’eleganza meravigliosamente pudica e senza tempo.
Gli anni ‘80 “ruggiscono” ancora per la donna, microdress stampati sono un trionfo di volant, bordati di velluto, su colli e spalle. Ma a rubare l’attenzione sono i dettagli, come le “cinture ritratto” che riproducono i coloratissimi beauty look di quel periodo su grandi fibbie quadrate.
La cappa, morbida sulle spalle ma ben allacciata in vita diventa il capo essenziale del guardaroba femminile.
Contemporaneamente, ritorneranno i lunghi cappotti oversize, indossati insieme a gilet e pantaloni ampi, proprio come faceva Coco negli anni Venti, ma con la novità di abbinare accessori tra maschile e femminile, con cappelli da cacciatore a falda larga e lunghe collane sautoir di perle e cristalli.
Pantaloni palazzo o a zampa, maxi-maglie, spalline grosse, frange, vita alta e giacche dal sapore androgino movimentano i nostri armadi con il match perfetto tra passato, presente e futuro.
Proporzioni ridotte per le giacchette di velluto avvitate da accoppiare con piccoli golf di cachemire e camicie striminzite.
Abiti e soprabiti si fanno a scacchi e si portano insieme a cappelli abbinati con lo stesso motivo, ingentiliti da velette a rete. Calzettoni, anfibi e grandi borse da giorno conferiscono all’insieme un look concreto che prevediamo già nelle strade.
Colori, colori e ancora colori. Tessuti con stampa in tartan incontrano quelle a tinta unita sui pantaloni da donna, invece la gonna must have definitiva si tinge di arcobaleno con pezzi di pelle colorati che si incastrano a perfezione come in un puzzle.
E poi c’è il bianco, che più bianco non si può, per uno stile da regina delle nevi, altera e aristocratica. Anche in questo caso si indossa in total look e il monocromo diventa il nuovo twist per osare il non colore per antonomasia in maniera letteralmente illuminata e illuminante.
Il guardaroba del prossimo Autunno 2019 diventa più audace e più pretenzioso, motivo per cui il plissé si estenderà su lunghezze maxi da testa a piedi e si fa strada con discrezione su abiti pass partout da mattina a sera.
TARTAN. Nella sua versione più classica, con un tocco di rosso sempre presente.
CUISSARDES. Praticamente su ogni passerella. Alti, anzi altissimi.
PELLE. Nera o colorata, è sfrontata ma elegante.
COLORI POP. Rosa shopping, verde acqua, turchese.
GRUNGE. Ancora tartan, ma accostato a gonne lunghe, maxi cardigan, spille da balia e cappellini di lana.
ABITI DA SOGNO. Volant e strati di chiffon su forme contemporanee.
TONI DELLA TERRA. Beige, nocciola, mogano. Mixati tra loro.
ANIMALIER. Nelle tinte tradizionali.
TRENCH. Iperdecorato.
LINGERIE. A effetto. Il pizzo nero “invade” gli abiti midi.
DRESS ON PANTS. Il micro-abito si sovrappone ai pantaloni sartoriali.
FOCUS SULLA VITA. Non una, ma due cinture. Anche tre.
MINIMALISMO IN BIANCO E NERO. In perfetto stile anni Novanta.
MANICHE A PALLONCINO. Un pò costume di scena.
PIUME. Scure o a tinte forti, total o nei dettagli.
ANFIBI. Rasoterra o con maxi tacco. Sempre in pelle nera e ricco di dettagli.
ROMBI. Alternativa bon ton al tartan