Aleksandra Domanović, l’opera in Realtà Aumentata alla GAM di Milano

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La Galleria d’Arte Moderna di Milano ospita, dal 12 novembre al 6 gennaio, The Falseness of Holes mostra personale di Aleksandra Domanovićvincitrice della V edizione del Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura.

Premiata dal Comitato di Selezione presieduto da Arnaldo Pomodoro la scultrice serba, con il sostegno del Polo Arte Moderna e Contemporanea, ha avuto l’occasione di presentare un’installazione scultorea immersiva e site specific, appositamente ideata per la Sala del Parnaso della GAM.

The Falseness of Holes, Aleksandra Domanović. Un’indagine sul confine tra materia e digitale nella scultura contemporanea

Per realizzare l’opera, intitolata The Falseness of Holes, Aleksandra Domanović si è ispirata a una dichiarazione di Medardo Rosso (scultore e importante esponente dell’impressionismo italiano), parte di un’intervista pubblicata il 17 ottobre 1907 su The Daily Mail: “Una scultura non è fatta per essere toccata, ma per essere vista ad una certa distanza, secondo l’effetto inteso dall’artista. La nostra mano non ci permette di renderci consapevoli dei valori, dei toni, dei colori… in una parola, della vita della cosa.” Da qui l’artista è arrivata ad integrare, nel progetto, un’opera in cera di Medardo Rosso, la Portinaia (1883-1884), proseguendo l’indagine sul confine tra materia e digitale nella scultura contemporanea.

Come lo scultore italiano trascendeva l’elemento fisico utilizzando la fotografia per studiare l’opera, così la Domanović ha selezionato uno dei lavori di Medardo nella collezione della Galleria d’Arte Moderna di Milano, installandolo nella Sala del Parnaso dopo averlo integrato con un supporto tecnologico di Realtà Aumentata (AR), che consente di sovrapporre immagini virtuali alla visione del contesto reale.

La nuova scultura non sarà visibile nello spazio fisico, dove invece sarà esposto il lavoro di Rosso, ma in AR su dispositivi personali portatili, smartphone e tablet, su cui i visitatori potranno scaricare il software di accompagnamento. Il lavoro virtuale potrà cambiare forma, dimensione o contesto, a seconda dell’interazione e della partecipazione del pubblico.

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