Tatuaggi draghi alati, cinesi e giapponesi: significato e design

Continuiamo il nostro viaggio nel mondo dei tatuaggi. Oggi analizziamo un po’ più da vicino tutte le caratteristiche e il significato simbolico di uno dei soggetti preferiti dagli amanti dei tattoo. I tatuaggi draghi sono infatti molto diffusi al giorno d’oggi e vengono realizzati con caratteristiche sempre diverse. Ma quali sono le vere origini dei draghi? Che valore ha il drago come simbolo?

Scopriamo insieme il significato simbolico dei tatuaggi di draghi nelle varie culture del mondo.

Tatuaggi draghi significato

Creatura affascinante e mitologica, il drago è uno dei simboli più importanti e diffusi nelle culture antiche e moderne. Oggi associato alla cultura pop e ad alcune serie tv famose, il simbolo del drago ha invece radici antichissime.

Esistono moltissime leggende che hanno come protagonisti proprio queste creature, la maggior parte delle quali sono originarie della Cina, del Giappone e dei paesi nord europei. Il drago assume significato diverso a seconda della cultura di riferimento. Tuttavia, generalmente, questo animale mitologico è visto come il simbolo della potenza, della saggezza e della longevità.

A differenza, ad esempio, della fenice, anch’essa una creatura mitologica, il drago è considerato più che un animale quasi una divinità. Si tratta di una creatura dotata di una potenza incredibile, custode di saggezza, in grado di governare e ‘divorare’ interi mondi e universi.

Tatuaggi draghi cinesi

Il drago è strettamente legato alla cultura cinese sin dal XII secolo a.C. Ai tempi della Dinastia Shou, infatti, il dragone veniva associato alle caste dominanti e ben cinque dragoni simboleggiavano il Figlio del Cielo, ovvero il titolo imperiale sacro dell’imperatore cinese.

I cinesi, ancora oggi, si definiscono come ‘discendenti del drago’, nonostante questa creatura mitologica non sia più parte attiva della Cina moderna. Questa strana incongruenza è dovuta a ragione di carattere politico, sociale e culturale. Sin dagli anni settanta, tutte le popolazioni dell’Asia hanno scelto il proprio animale nazione e i cinesi, in quel periodo, scelsero il dragone.

Tuttavia, la classe politica cinese si è allontana dal simbolo del drago per paura che fosse considerato dagli occidentali come troppo aggressivo. Il drago, in effetti, è simbolo di potenza e distruzione e, per i cinesi, poteva essere un’affermazione di forza e belligeranza.

Ovviamente a scelta di ‘eliminare’ il drago dalla moderna simbologia cinese ha fatto infuriare la popolazione, ancora legata alle sue tradizione e leggende. Ecco perché ancora oggi il drago è assai presente della cultura popolare cinese, nelle decorazioni festive, nei ricami, nell’arte e nei tatuaggi. I tatuaggi draghi cinesi, infatti, sono tuttora assai richiesti. La creatura viene spesso rappresentata lunga e attorcigliata, di colore rosso e con grossi e lunghi artigli.

Essendo considerata come una creatura divina capace di distruggere ma anche di generare vita, nella cultura cinese il drago viene spesso rappresentato avvolto da acqua e fuoco. Questi elementi, considerati opposti, sono governati e protetti da questa creatura che, secondo il mito, li tiene in costante equilibrio.

Tatuaggi draghi giapponesi

Anche in Giappone, il drago è un simbolo assai antico e tuttora diffuso e amato. Esistono molti miti e leggende legati ai draghi nella cultura e nel folklore nipponico ma spesso questi racconti si confondono con quelli di origine cinese.

Le storie legate a queste creature leggendarie sono condivise da molti paesi come Giappone, Cina, Corea e India. La rappresentazione del drago in queste culture ha caratteristiche molto simili ma quello che cambia è il suo significato simbolico.

In Giappone i draghi sono considerati delle vere e proprie divinità, protettrici dell’acqua, dei fiumi e dei laghi e spesso associati alle piogge. Se nella cultura cinese il drago è un dio distruttore, per i giapponesi questa è una creatura divina e benevola.

Come in Cina, anche in Giappone il drago viene rappresentato come un enorme serperte rosso attorcigliato, senza ali e con dei lunghi artigli. A volte però questa creatura, anche nel mondo dei tatuaggi, viene rappresentata con una perla o una pietra preziosa. Questo elemento è il simbolo dell’anima del drago, preziosa e splendente. Essendo il dio protettore dell’acqua, non possono mancare onde e vortici acquatici nella rappresentazione simbolica del drago giapponese.

Tatuaggi draghi alati

Al giorno d’oggi non è raro trovare dei tatuaggi draghi alati, rappresentazione che si distacca molto dalla cultura sia cinese che giapponese. I simboli dei draghi in entrambi i paese non prevedono la presenza di ali. Questa caratteristica, infatti, affonda le sue origini nella cultura pop, nelle leggende nordiche e nella letteratura europea.

In molti racconti di origine nordica e più in generale, europea, i draghi erano creature malvagie e vendicative. Volavano al di sopra di tutto e sputando fuoco distruggevano intere popolazioni. Basti pensare a eroi epici come Tristano e Beowolf che affrontavano il drago in battaglia. Sconfiggere quella terribile creatura sputafuoco aveva un profondo valore simbolico; in alcune culture infatti era come sconfiggere il diavolo.

Oggi, semplicemente, i draghi alati sono visti come creature mitologiche dalla grande forza vitale, capaci di superare qualunque avversità senza mai arrendersi. In più, molti tatuaggi oggi vengono realizzati con l’aggiunta di fuoco e fiamme. Questi elementi aggiungono intensità e ‘calore’ all’opera.

Carolina Bonito
Carolina Bonito
Esperta di cinema e televisione sin dai tempi del Big Bang e redattrice freelance, è adesso collaboratrice per Lifestar, caporedattrice di Cinefilos Serie tv e collaboratrice di Cioè.