I confini delle meraviglie, così si intitola la mostra antologica dedicata all’artista Marco Locci, che apre il nuovo anno alla Milano Art Gallery. Nel cuore di Milano, in quella che è da oltre cinquant’anni la sede di incontri artistici e culturali di rilievo, l’esposizione, dal 10 al 23 gennaio, apre i portali dell’incanto.
Le opere di Marco Locci, infatti, coprono un quarantennio di intensa attività; ispirandosi agli scritti di Borges, di Melville, Lovecraft e Swift, Locci ha creato una sua linea di narrazione che trae forza dal sogno e, crescendo leggero su di esso, lo trasmette all’osservatore.
Marco Locci, I confini delle meraviglie.
Partito dall’Arte povera, l’artista ha sperimentato con i più svariati materiali, cominciando sempre dalla realtà per giungere all’essenziale. Avventura e mistero sono i due principali temi conduttori della sua ricerca, tra l’altro basata anche su astrofisica, fisica relativistica e quantistica.
Forte nella sua arte che spazia tra le serie di “Babel”, “I Patanchi”, “Navi” e “Wunderkammer”, Locci sperimenta con la realtà e la fantasia, delineando percorsi e viaggi ai limiti del possibile, tra passato e futuro. Resta, in sottofondo, una linea di divertita ironia, di paradosso o di stupita meraviglia. Senz’altro di incredibile libertà immaginifica.