Il nudo tra arte e social network, Stefano Scheda a Milano

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La Galleria Fumagalli ospita a Milano, dal 16 gennaio al 18 aprile, la prima mostra personale in galleria di Stefano Scheda (Faenza, 1957). Nudo, mani in alto! Naked, hands up! un invito a riflettere sul concetto di nudità tra storia dell’arte e social network.

“Perché nessuno si scandalizza di fronte ai Bronzi di Riace, perché nessuno urla all’orrore di fronte al David di Michelangelo o ai nudi maschili dell’arte neoclassica mentre Same same but different, l’opera di Stefano Scheda con due uomini nudi che si salutano uscendo dall’acqua, crea tanto scompiglio in chi la vede? Perché è oscurata dai social? Perché dà vita a pubbliche proteste?”. Queste le domande che hanno sollecitato l’invito a Stefano Scheda a presentare un progetto espositivo per gli spazi della Galleria Fumagalli.

Un corpo nudo, esposto alle sue fragilità e alle complessità della vita; Stefano Scheda, Nudo, mani in alto! Naked, hands up!

Il lavoro di Stefano Scheda è spesso caratterizzato dall’uso del nudo, inteso non in chiave erotica o voyeuristica ma nelle sue implicazioni sociali. Il titolo della mostra Nudo, mani in alto! Naked, hands up! fa quindi volutamente riferimento a un corpo esposto alle sue fragilità e alle complessità della vita, un corpo che non è protetto neanche da un abito che lo sostenga.

“Siamo tutti nudi nella fragilità fisica e spirituale, senza la certezza di una fratellanza” precisa l’artista Stefano Scheda. La nudità si osserva, infatti, nel primo incontro con l’opera ma non si esaurisce nella sua esposizione, costituendo solo il primo livello di messa in scena della condizione umana. Chi osserva è invitato a interrogarsi e a testare la propria soglia di tolleranza di fronte alla visione di una nudità che, colta dallo sguardo ironico dell’artista, restituisce un’immagine sublimata e archetipica del corpo.

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