La donna che ispira la collezione DROMe FW20/21 non ha paura di mostrare i suoi desideri più intimi, libera dalle aspettative della società e dagli schemi comuni. Riprende possesso di se stessa proprio decidendo cosa rivelare e cosa nascondere, come giocare con il suo corpo e secondo quali regole. Una donna il cui istinto prevale sulla razionalità. La collezione è notturna, sospesa tra oscurità e luce, femminile e maschile, coscienza e subconscio. Le superfici e i materiali sono rivisitati come se fossero visti attraverso delle vecchie lenti, emergono come racconti dal passato.
Ogni look, pensato dal direttore creativo Marianna Rosati, prevede un contrasto: cappotti e giacche maschili oversize sono combinati con volumi croppati e mini abiti con profondi spacchi laterali, superfici rigide si alternano a tessuti semitrasparenti, tagli squadrati si abbinano a dettagli più eleganti, come leggere maglie a costine e una delicata lingerie dal gusto retro. Le linee richiamano il periodo di fine anni ottanta/inizio anni novanta, ma l’approccio resta minimalista ed essenziale. La protagonista delle collezione riafferma la sua sensualità nell’accettare e poi svelare tutti i suoi mondi interiori e i suoi contrasti. I colori sono uggiosi e opachi, una palette nebbiosa che si compone di neutri, segnata da un nero intenso ed
illuminata solo da lampi di bianco puro e oro. Le due fantasie principali sono una stampa optical formata da piccole gocce e un motivo a maxi righe increspate disegnato insieme all’artista Klaus Jurgen Schmidt.
Gli accessori giocano un ruolo molto importante: le sottili calze auto-reggenti, le scarpe in vernice stampata con la zeppa e l’iconica punta squadrata, i teatrali cappelli a tesa larga, le delicate passate per capelli in pelli e tessuti diversi, le borse a sbuffo triangolari. Accenti inaspettati che aggiungono un senso di mistero alla collezione.